lunedì 3 dicembre 2012

Fate tesoro delle primarie

Editoriale Radio Onda Libera del 3 dicembre 2012

Bersani ha vinto le primarie con oltre il 60%, sarà quindi il candidato del centrosinistra a presidente del consiglio. Renzi si e' fermato a quasi il 40. I dati non sono ancora definitivi, a livello nazionale, mancano ancora mille seggi ma il risultato non cambierà. Da sottolineare che nel turno di ballottaggio di ieri l'affluenza e' stata inferiore rispetto alla prima consultazione. 

In Umbria il divario tra Bersani e Renzi e' molto meno netto,  il segretario ha conquistato quasi il 52 per cento, il sindaco oltre il 48.  E anche da noi la percentuale di partecipazione e' stata più bassa, hanno votato circa 70mila cittadini rispetto ai 76mila del primo turno. Bersani ha promesso che darà spazio alla nuova generazione, Renzi ha ammesso la sconfitta, cosa inusuale in politica, e ha detto che era giusto provarci e che torna a fare il sindaco e il militante. 
Fin qui il resoconto della notte delle primarie. Ora qualche considerazione. Primo dato: le primarie hanno risvegliato la voglia di partecipazione della gente alla politica. Secondo: la sfida e' stata vera, i due contendenti si sono misurati su due visioni diverse del centrosinistra. Terzo dato riguarda il dopo, il Pd, in particolare il segretario, che non deve fare l'errore di disperdere il patrimonio di consensi andati a Renzi. Quarto: al di la' del risultato, l'analisi del voto non sia superficiale e sbrigativa sull'onda del successo, perché quel 40 per cento che ha scelto Renzi e' sempre gente iscritta al Pd e quindi ha diritto di cittadinanza pieno dentro il partito.  Quinto, infine, anche in Umbria dove il verdetto e' stato ribaltato rispetto al primo turno, la classe dirigente non si chiuda gli occhi e le orecchie perché sarebbe un errore. 
Comunque da oggi il quadro politico comincerà a chiarirsi, la campagna elettorale entra nel vivo anche se con si sa con quale legge e quando si andrà a votare. In settimana si prevede qualche decisione dalle parti del centrodestra, ma questa e' un'altra storia, tutta da raccontare.

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