mercoledì 30 marzo 2016

Sanzioni pesanti contro i fannulloni

Editoriale Radio Onda Libera del 17 marzo 2016

Oggi parliamo di un altro scandalo, un altro caso di assenteismo, di fannulloni nel settore pubblico, i furbetti del cartellino. Ventuno le persone scoperte con le mani nel sacco. E' successo all'Asl di Avellino e ora risultano indagate. Timbravano e poi, anziché andare a lavorare, se ne uscivano per andarsi a fare i fatti propri. Sono stati incastrati dalle telecamere.
Dalle immagini sono apparsi anche abbastanza sfrontati, questi signori, perché forse a conoscenza delle indagini in corso c'è stato chi ha sventolato il badge in segno di scherno e chi ha fatto il gesto del dito medio. E nei guai per truffa ai danni dello Stato sono finiti medici, infermieri, impiegati, tecnici e perfino una guardia giurata.
E' stata accertata addirittura una sorta di colleganza fra i fannulloni, nel senso che quando non erano i singoli titolari del cartellino a strisciarlo prima di allontanarsi dal posto di lavoro, ci pensavano gli altri colleghi a farlo per loro, che avrebbero avuto a loro volta ricambiato il favore successivamente. Nei loro confronti è scatta da parte del gip del tribunale di Avellino la sospensione dal lavoro per cinque mesi; il commissario straordinario dell'Asl ha annunciato che avvierà le procedure per il licenziamento e, non appena verranno quantificate le ore di assenza  ingiustificata, interesserà del caso anche la Corte dei conti.
Fin qui la notizia di cronaca, l'ennesima che riguarda questi signori disonesti che rubano lo stipendio e anche il lavoro a chi non ce l'ha e vorrebbe tanto averlo. Detto questo ricordiamo, tanto per non generalizzare, che casi di fannulloni si riscontrano al Nord, come al Sud e al Centro. Non è un problema di geografia, ma di codice penale. Gli scandali dei furbetti del cartellino negli ultimi tempi sono esplosi al Comune di San Remo come ai musei di Roma e ogni volta si esprimono indignazione e sconcerto, anche nelle sfere alte delle amministrazioni, che promettono pugno duro contro i fannulloni e invece siamo sempre daccapo. Il problema è prevedere una volta per tutte delle sanzioni pesanti contro chi è pagato e non lavora, contro chi truffa lo Stato e quindi la comunità. A nostro avviso soltanto quando ci saranno condanne esemplari, probabilmente gli aspiranti furbetti si asterranno dal disertare il posto di lavoro.


Nessun commento:

Posta un commento