Editoriale Radio Onda Libera dell'8 marzo 2016
L'otto marzo è una data simbolica, si festeggia la festa della donna ed è un susseguirsi di appuntamenti e di mimose. Anche in Umbria si organizzano convegni, riunioni, tavole rotonde, presentazioni di libri e spettacoli. In tutte le città della regione da stamattina a stasera il calendario è fitto di iniziative.
La Giornata internazionale della donna è stata definita un secolo fa per celebrare le conquiste delle donne, conquiste sia sociali, politiche ed economiche ma negli ultimi tempi è diventata anche la ricorrenza per alzare la voce contro la violenza di cui è vittima il genere femminile. Certo, a proposito delle conquiste, di strada ne è stata fatta tanta se pensiamo ai ruoli che ricoprono oggi le donne nei vari settori, in campi una volta ritenuti inaccessibili e anche impensabili. E' stata una grande fatica, su questo non ci sono dubbi, perché per esempio oggi si celebrano i 70 anni del diritto al voto concesso alle donne, quindi in ritardo rispetto al diritto riconosciuto all'altro sesso.
Ma oggi come oggi dove solo un paio di ambiti sono negati alle donne, il sacerdozio e la massoneria, l'opera intelligente sarebbe quella di non accettare ancora discriminazioni, nel senso di lavorare per un'effettiva parità con l'altro sesso e si potrebbe cominciare proprio, per esempio, svuotando di significato l'8 marzo, una festa che non ha più tanto senso. O se invece le donne vogliono che abbia un senso lo estendano a tutti i giorni dell'anno, che sia l'8 marzo dal primo gennaio al 31 dicembre. Ma c'è un'altra riflessione da fare, e cioè che non c'è più bisogno di dedicare una giornata alle donne come se fossero una riserva indiana, e su questo siamo in completo disaccordo con le quote rosa o quote di genere, spazi riservati cioè al sesso femminile solo perché tale e non perché espressione di un'intelligenza, di una capacità. Insomma oggi come oggi a nostro avviso non ha più senso l'8 marzo festeggiato come una giornata di mimose e domani tutto torna come prima. Non c'è bisogno di una festa per le donne che sono persone a prescindere del loro sesso, quindi meritevoli di rispetto sempre.
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