domenica 6 marzo 2016

Chi fa un passo indietro
adesso perde la faccia

Il punto del direttore del 6 marzo 2016

Venti giorni di crisi e tra passi indietro e passetti avanti non si vede ancora una via d’uscita. La situazione è incartata come non mai, i botta e risposta proseguono tra messaggi in codice e post su Facebook, i contatti si susseguono tra indiscrezioni e voci messe in giro ad arte. Le soluzioni ipotizzate in queste settimane, una per tutte quella di mischiare le deleghe dei nuovi manager della sanità, si sono sciolte come neve al sole appena si è passati dall’annuncio alla fattibilità.
Un elemento di chiarezza è arrivato però ed è rappresentato dalla convocazione del consiglio regionale per mercoledì prossimo dove la presidente della Regione darà conto delle nomine dei vertici delle Aziende e delle Asl. Nomine che hanno provocato le dimissioni dell’assessore al ramo perché sono avvenute sopra la sua testa o meglio in sua assenza. E quindi l’esplosione della crisi che si è concretizzata in uno scontro tra poteri o meglio tra correnti, i mariniani e i bocciani. In mezzo il partito che non ha saputo seguire il detto “meglio prevenire che curare” trovandosi da un giorno all’altro a tentare una mediazione, una riappacificazione, che senza un passo avanti di uno dei due contendenti difficilmente potrà avere buon fine. Il nodo sta proprio in questo, nel fatto che nè la presidente nè i popolari vogliono mollare, anche perché chi cede all’altro si dimostra debole e perde la faccia. E così a parte le parole di stima e le riunioni fino a notte fonda a ribadire le stesse e identiche posizioni novità all’orizzonte non se ne vedono. A meno che nelle prossime ore non prevalga il buon senso e si chiuda così una brutta pagina di questa nostra politica. E su questo, sul fatto cioè che si tratta di uno spettacolo per nulla edificante, ha ragione il segretario del Pd Giacomo Leonelli che forse anche per uscire dall’impasse ha pensato bene di chiedere la verifica della maggioranza congressuale che lo ha eletto. Una richiesta che ci sta tutta considerato che sul suo nome e soprattutto sul suo ruolo sono abbondate critiche in merito alla gestione della crisi e alle valutazioni espresse (dal conflitto sugli assetti delle nomine alle finte fazioni di innovatori contro conservatori, alla politica con la p minuscola). Ma Leonelli, che ricordiamolo era stato il frutto di un’intesa tra mariniani e bocciani, ha oggi gli stessi numeri per continuare a guidare il partito? Non è che a rimetterci sarà soltanto lui e alla fine il quadro come per magia si ricomporrà? Intanto dal nazionale fanno sapere che è ora di finirla, di mettere la parola end a una diatriba che rischia di logorare i rapporti e gli equilibri già di per sè fragili all’interno di un partito che proprio compatto da qualche tempo non lo è più. Ma se dovesse perdere anche il segretario regionale il Pd si ritroverebbe sull’orlo di una crisi di nervi con le correnti ancora più aizzate l’una contro l’altra. E c’è anche chi sostiene che la questione del partito non influisce sulla crisi di giunta perché sono due “cose” separate, in realtà si tratta sì di vicende diverse ma non si può sostenere che non si intersecano, che l’una non abbia riflessi e condizionamenti sull’altra. Una riflessione su questo come su come uscire dallo stallo dell’esecutivo sarebbe gradita. E a parte l’opposizione che fa il suo dovere i maggiorenti piddini, tranne qualche eccezione, si sono ben guardati dall’entrare nel dibattito. Forse pensano di attenersi a quel proverbio secondo cui in certe occasioni il silenzio è d’oro. Bah, vedremo se per la verifica chiesta da Leonelli si esprimeranno oppure no. Eppure una volta i partiti predecessori del Pd non smettevano di discutere, di dibattere, di confrontarsi su tutto, a volte anche sul sesso degli angeli, ed erano riunioni lunghissime, anche estenuanti, con documenti e prese di posizione a iosa. Oggi non è più così e pare che perfino una crisi di giunta riguardi solo le parti in causa, anche se l’oggetto del contendere si chiama sanità.
anna.mossuto@gruppocorriere.it
www.annamossuto.it

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