mercoledì 30 marzo 2016

Lo strazio di 13 vite spezzate

Editoriale Radio Onda Libera del 22 marzo 2016

Oggi parliamo della tragedia in Spagna, in Catalogna, in cui hanno perso la vita tredici studentesse, tra cui sette italiane, e 34 sono rimaste ferite. Un dramma terribile che ha sconvolto più Paesi, quelli dove vivevano le vittime, ma non solo. Perché le ragazze in gita su quel pullman facevano parte del progetto Erasmus, quello che permette ai giovani di vivere un'esperienza di studio in un Paese estero.
Questo tipo di progetto è molto diffuso nelle università europee proprio perché favorisce uno scambio, un'integrazione tra gli studenti. Anche l'ateneo di Perugia favorisce molto l'Erasmus e in queste ore c'è stata una certa tensione per appurare se c'erano studenti, diciamo nostri, tra quelli coinvolti nel drammatico incidente avvenuto nei pressi di Tarragona. Dopo le verifiche con la Farnesina e le autorità spagnole, dall'elenco non risultavano studenti iscritti a Perugia. Attualmente stanno facendo l'Erasmus 9 ragazzi a Barcellona e 140 in tutta la Spagna.
Tornando all'incidente possiamo dire che si è trattato di una fatalità, di una dolorosa e assurda fatalità; dolorosa perché non è giusto morire a vent'anni, quando stai cominciando a vivere, a conoscere il mondo, assurda perché vai un Paese per studiare e non per trovare la morte.
Mille interrogativi assillano le famiglie di giovani studenti, a cominciare da quello se sia giusto mandarli in giro con Erasmus, o sia meglio tenerli a casa, ma sono tutte domande che si formulano sull'onda del dolore e dell'emotività. Perché un incidente può avvenire dappertutto, infatti avvengono dappertutto. Certo, il discorso della sicurezza stradale sarebbe da affrontare con le dovute cautele perché in quel caso si è trattato di un errore, chiamiamolo così, umano, un colpo di sonno, una distrazione e tredici giovani vite sono state spezzate.
Inutile a nostro avviso farsi rodere dai sensi di colpa o dai dubbi su come comportarsi, forse disgrazie del genere sono scritte nel destino di ognuno di noi e contro il destino possiamo fare ben poco, se non ricordare sempre chi non c'è più.


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