sabato 5 marzo 2016

Pd ancora "incartato" sulla sanità

Editoriale Radio Onda Libera del 4 febbraio 2016

La crisi in Regione persiste, la via d'uscita non si trova. Nonostante la lunga riunione della direzione del Pd che si è tenuta fino alle due di notte. Tutte le parti a parole hanno detto di voler arrivare a un accordo, ma in concreto di passi avanti non ne sono stati fatti. E il partito si incontra di nuovo martedì, il giorno prima del consiglio regionale dove la presidente Marini spiegherà i criteri delle nomine dei vertici della sanità umbra.
Ma andiamo in ordine e vediamo lo stato dell'arte. Barberini, l'ex assessore alla Sanità che ha lasciato la giunta perché le nomine sono avvenute sopra la sua testa, non ci ha ripensato a ritirare le dimissioni nonostante gli appelli da tutte le parti in questi ultimi venti giorni. E ieri sera Barberini ha ribadito che in assenza di fatti nuovi non ha senso un suo passo indietro perché per lui la vicenda non è una questione di poltrone.
Sotto accusa è finito, come era prevedibile, il segretario regionale del partito Leonelli, che al termine della direzione ha fatto capire di volere una verifica delle forze che lo hanno eletto. 
Intanto è stato approvato un documento che parla di innovazione nel campo della sanità, di una nuova politica che porti a ridurre aziende e Asl da quattro a due, e a tagliare i tempi delle liste d'attesa che sono una vera e propria vergogna per il nostro sistema sanitario. Questo il libro delle intenzioni; intese e posizioni tra i litiganti restano ancora lontane. E chissà quando e se si ricuciranno.
Nella sua relazione Leonelli ha parlato di "spettacolo poco edificante per il quale chiedo scusa agli umbri a nome del Pd. Abbiamo dato l’impressione di litigare su assetti e nomi". E la partita non è tra innovatori e conservatori. Al segretario diciamo che non è un'impressione, purtroppo è andata proprio così, ci si è scontrati nel difendere propri uomini rispetto ad altri, ci si è scontrato tra chi voleva gente che da vent'anni occupa posti nella sanità e chi voleva svecchiare. Se non è uno scontro tra chi vuole cambiare e chi vuole che le cose non cambino allora cos'è? Leonelli parla di una sfida nuova. Ma su cosa? Quali sono i contenuti? Sarebbe ora di finirla con questi slogan e frasi ad effetto. Su una cosa ha perfettamente ragione il segretario, e cioè che la politica umbra sta facendo proprio una brutta figura.


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