lunedì 29 febbraio 2016

Unioni civili e mattoncini della Lego

Editoriale Radio Onda Libera del 26 febbraio 2016

La legge sulle unioni civili è passata. Tra le critiche e le esultazioni. Il primo a gioire è stato Renzi, che ha peraltro parlato di giornata storica perché hanno vinto il coraggio e la speranza. Anzi a trionfare è stato l'amore inteso appunto come legge sui diritti civili nonostante sia diversa dalla versione presentata. Favorevoli alla legge 173, contrari 71 (i cinque stelle non hanno partecipato al voto).
Ma il dato politico, la lettura di quest'approvazione a Palazzo Madama, è stato l'appoggio politico del gruppo di Verdini, l'ex uomo forte di Berlusconi. E quindi in un certo senso la nuova maggioranza, quella che mortifica i vecchi equilibri, mette in un angolo la sinistra e permette a Renzi di navigare in acque tranquille perfino al Senato dove i numeri non sono così solidi come alla Camera.
Tocca anche dire che i 18 voti del gruppo di Ala, si chiama così la formazione di Verdini, non sono stati determinanti perché la legge sarebbe passata lo stesso, ma quei senatori di Verdini sono determinati per avere in Senato la maggioranza assoluta.
E' proprio questo l'aspetto più delicato, perché quei voti permettono a Renzi di governare in grande spolvero e soprattutto con grande disinvoltura, di cambiare alleanza e compagni di viaggio a seconda delle convenienze. Lo abbiamo già visto più volte in questi due anni di governo. E possiamo dire a nostro avviso, che Renzi è un maestro in questi tatticismi, addirittura cinico e spietato nel costruire e smontare rapporti politici come se fossero mattoncini della Lego nel giro di poche ore. Lo abbiamo visto frantumare dal giorno alla mattina il patto del Nazzareno con Berlusconi per l'elezione del presidente della Repubblica. Lo abbiamo visto allearsi con i cinque stelle e poi con la minoranza del sul partito. Ora con Verdini. Che ha votato la fiducia, quindi è diventato a tutti gli effetti maggioranza di governo. Bisogna prenderne atto e farsene una ragione. Al di là di tutto, anche al di là della coerenza e del voltagabbanismo, il lato positivo che ci sentiamo di condividere è che con tutte le maggioranze variabili qualcosa il governo Renzi sta facendo, i risultati li sta portando a casa e dopo anni di immobilismo. E' un successo. Poi si possono criticare le riforme, si può entrare nel merito, ma il fatto che siano varate è un grande passo avanti. Anche se ottenute a zig zag. Del resto il fine giustifica il mezzo. Mai detto più appropriato.


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