domenica 21 febbraio 2016

La Marini sceglie senza Barberini

Editoriale Radio Onda Libera del 17 febbraio 2016

Parliamo ancora di sanità perché lo strappo, anzi la frattura si è consumata. Oggetto del contendere la nomina dei nuovi direttori generali delle aziende e delle Asl della regione. Alla fine ha avuto la meglio - ma sarà proprio così? - la presidente Marini che con una forzatura senza precedenti ha imposto la sua linea deleggittimando l'assessore competente. 
La querelle era cominciata lunedì pomeriggio con una giunta proseguita nella notte. Le posizioni che si sono scontrate sono state quella della Marini, che ha voluto sistemare Orlandi, fino all'altro ieri direttore generale dell'azienda di Perugia, alla direzione della sanità della regione, e quella dell'assessore Barberini che propugnava un cambiamento, un rinnovamento, partendo proprio dal vertice di Perugia, lo stesso Orlandi, che da quasi vent'anni fa il manager della sanità.
Ieri è stata una giornata surreale, con il consiglio regionale spostato al pomeriggio, la giunta convocata di mattina e poi sospesa per un tentativo di ricomposizione. Minacce di dimissioni. Poi ancora riunione di giunta nel pomeriggio, la presidente va avanti come un caterpillar,sistema le pedine e firma il decreto, assente l'assessore. Per la cronaca Duca prende il posto di Orlandi (come Orlandi ha preso quello di Duca), Dal Maso a Terni, Casciari all'Usl 1 e Fiaschni alla 2. E così è guerra totale.
In conclusione si sono scontrate due linee, due visioni; ha vinto per ora quella della presidente che ha mostrato i muscoli e fatto valere il suo potere, alla faccia del rispetto della squadra e soprattutto alla faccia del rinnovamento, propugnato da Barberini e dai suoi sostenitori, che fanno capo al sottosegretario Bocci. Insomma, sulle nomine si è consumato uno scontro di potere, a chi ha gli attributi per comandare. Beh, secondo noi è stato un gioco sciocco che non fa onore a chi la politica la dovrebbe intendere come un servizio per la collettività e sempre nell'interesse generale.
Bello riempirsi la bocca di rinnovamento e poi quando arriva l'occasione sistemiamo chi ci pare. Anche chi ha fatto per vent'anni il manager. Sarà anche un genio Orlandi che se non trova una poltrona crolla la sanità. Il buonsenso è andato a farsi fottere.
Dopo uno scontro così feroce, che noi condanniamo perché come ricordato più volte si è compiuto sulla salute dei cittadini, ora i rapporti dentro la maggioranza sono destinati a cambiare, in consiglio l'aria sarà più irrespirabile che mai, le conseguenze saranno così pesanti che non so quanto il gioco sia valso la candela. Bah, staremo a vedere. Comunque non è stata una bella pagina quella scritta ieri sulla sanità umbra.
E di questi tempi anche per la sanità nazionale non è un bel vedere. in Lombardia 21 arresti, tra cui un consigliere regionale della Lega, per appalti irregolari nel settore odontoiatrico e tangenti varie. Della serie non c'è mai limite al peggio.


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