Oggi parliamo di pensioni, perché ci sono circa 30mila pensionati in
Italia che rappresentano l'Eldorado, un mondo a parte, di totale privilegio,
che non sono stati toccati dalle riforme previdenziali. Si tratta di coloro che hanno avuto la fortuna e forse
anche il merito di lavorare per la Camera e il Senato, gli ex deputati ed ex senatori che godono dei
vitalizi, il personale della Regione Sicilia e della presidenza della
Repubblica, gli ex dipendenti della Corte costituzionali e gli ex giudici della
stessa, i vitalizi degli ex consiglieri regionali.
Il terzo aspetto ancora più grave è che i requisiti per accedervi sono di tutt'altro mondo. Insomma privilegi su privilegi mentre il resto del sistema racconta di pensioni non adeguate, aumenti dell'età pensionabile e non dimentichiamola la categoria degli esodati. Questo Paese è sempre più anormale.
Insomma un bel gruppetto di privilegiati che non hanno
subito la stessa sorte e lo stesso trattamento degli altri comuni mortali. E vediamo in che
senso. Questi signori percepiscono una pensione che oscilla in media tra i 40mila e i 200mila euro all’anno, per il resto non si sa di più nonostante
esista una legge che imporrebbe la massima trasparenza. E' una specie di altro
sistema previdenziale, un paradiso delle pensioni. Questa situazione è stata
denunciata dal rapporto di censimento delle pensioni redatto da Alberto
Brambilla, ex presidente del nucleo di valutazione preso il ministero del
lavoro chiuso nel 2012.
Ora ci sono due dati che vanno sottolineati. Il primo,
quello più grave, che non è possibile anzi è profondamente ingiusto che
esistano pensionati d'oro in un'epoca storica in cui i giovani faticano a
trovare un lavoro e soprattutto a immaginare un domani di percepire una
pensione. E poi che in un tempo in cui siamo tutti schedati e controllati da grandi
fratelli non è normale che ci sia un gruppo di persone il cui stato
previdenziale sfugga a qualsiasi censimento, a qualsiasi controllo. Alla faccia
della trasparenza. Queste trentamila pensioni d'oro costano allo Stato
qualcosa come un miliardo e mezzo di euro.Il terzo aspetto ancora più grave è che i requisiti per accedervi sono di tutt'altro mondo. Insomma privilegi su privilegi mentre il resto del sistema racconta di pensioni non adeguate, aumenti dell'età pensionabile e non dimentichiamola la categoria degli esodati. Questo Paese è sempre più anormale.
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