lunedì 29 febbraio 2016

Pensioni e privilegi, solita storia

Editoriale Radio Onda Libera del 23 febbraio 2016

Oggi parliamo di pensioni, perché ci sono circa 30mila pensionati in Italia che rappresentano l'Eldorado, un mondo a parte, di totale privilegio, che non sono stati toccati dalle riforme previdenziali. Si tratta di coloro che hanno avuto la fortuna e forse anche il merito di lavorare per la Camera e il Senato, gli ex deputati ed ex senatori che godono dei vitalizi, il personale della Regione Sicilia e della presidenza della Repubblica, gli ex dipendenti della Corte costituzionali e gli ex giudici della stessa, i vitalizi degli ex consiglieri regionali.

Insomma un bel gruppetto di privilegiati che non hanno subito la stessa sorte e lo stesso trattamento degli altri comuni mortali. E vediamo in che senso. Questi signori percepiscono una pensione che oscilla in media tra i 40mila e i 200mila euro all’anno, per il resto non si sa di più nonostante esista una legge che imporrebbe la massima trasparenza. E' una specie di altro sistema previdenziale, un paradiso delle pensioni. Questa situazione è stata denunciata dal rapporto di censimento delle pensioni redatto da Alberto Brambilla, ex presidente del nucleo di valutazione preso il ministero del lavoro chiuso nel 2012.
Ora ci sono due dati che vanno sottolineati. Il primo, quello più grave, che non è possibile anzi è profondamente ingiusto che esistano pensionati d'oro in un'epoca storica in cui i giovani faticano a trovare un lavoro e soprattutto a immaginare un domani di percepire una pensione. E poi che in un tempo in cui siamo tutti schedati e controllati da grandi fratelli non è normale che ci sia un gruppo di persone il cui stato previdenziale sfugga a qualsiasi censimento, a qualsiasi controllo. Alla faccia della trasparenza. Queste trentamila pensioni d'oro costano allo Stato qualcosa come un miliardo e mezzo di euro.
Il terzo aspetto ancora più grave è che i requisiti per accedervi sono di tutt'altro mondo. Insomma privilegi su privilegi mentre il resto del sistema racconta di pensioni non adeguate, aumenti dell'età pensionabile e non dimentichiamola la categoria degli esodati. Questo Paese è sempre più anormale.

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