domenica 21 febbraio 2016

Sulla sanità sono vietati i giochetti

Editoriale Radio Onda Libera del 18 febbraio 2016

Il tema della sanità tiene ancora banco dopo lo strappo sulla nomina dei direttori regionali. E tiene banco anche perché l'assessore alla sanità Barberini si è dimesso. Lo ha fatto spiegando che il rapporto fiduciario con la presidente e la giunta si è interrotto. Ma ha fatto anche altro, in un post su Facebook, scrivendo che la sua battaglia era per il rinnovamento non per le poltrone. Oggi entrerà nel merito in una conferenza stampa.

Il clima nei palazzi della politica umbra, inutile dirlo, è incandescente. Le parole e il gesto di Barberini pesano e pesano parecchio. Soprattutto da oggi in avanti nei rapporti di equilibrio all'interno del partito e nei lavori del consiglio regionale.
Alla notizia delle dimissioni dell'assessore si sono messi al lavoro i mediatori, i pompieri per cercare di spegnere il fuoco delle divisioni e riportare la pace. Compito, questo, improbo almeno a oggi. Ma in politica non si può mai dire mai. Di sicuro quello che è avvenuto in queste ore è uno scontro di potere tra due gruppi, tra chi voleva e ha ottenuto la conservazione, e chi propugnava il cambiamento, ma soprattutto tra la presidente che ha voluto dimostrare che a comandare è lei e non l'assessore e soprattutto il sottosegretario Bocci a cui Barberini fa riferimento.
Bene anzi male, malissimo perché lo scontro è avvenuto sulla sanità e sulla sanità non si dovrebbe scherzare o fare questi giochetti per mostrare i muscoli. Riguarda un settore molto particolare, in cui è vero che ci sono interessi notevoli, ma c'è in ballo soprattutto la qualità dei servizi sanitari da garantire ai cittadini. Un po' di buon senso da tutte le parti sarebbe stato gradito anche perché non sono stati scelti premi Nobel e nomi nuovi. Anzi in un posto chiave, la direzione regionale, è stato scelto un manager che da venti anni venti gestisce la sanità umbra.
Comunque, al di là delle posizioni, con questa brutta pagina a perdere è stata la politica, ma rimetterci sono i cittadini, a nostro avviso non ha vinto nessuno.


Nessun commento:

Posta un commento