venerdì 24 aprile 2015

Renzi non sente ragioni l'Italicum

Editoriale Radio Onda Libera del 22 aprile 2015

Sull'Italicum Renzi va avanti dritto come un treno. Chi prova a mettersi contro le riforme, il premier non ci pensa due volte e lo sostituisce. È accaduto in commissione Affari istituzionali della Camera. E per tutta la giornata di ieri ci sono state le polemiche. Tutte le opposizioni hanno deciso di abbandonare i lavori. Un fatto grave dal punto di vista politico che inasprisce i rapporti e mette a repentaglio ancora una volta l'unità del partito.
Ma Renzi non sente ragioni, lui la legge elettorale la vuole portare a casa e la vuole portare a casa senza modificare una virgola. Anche a costo di alimentare la tensione già altissima tra governo e opposizioni, tra maggioranza e minoranza del Pd, con accuse pesanti di atteggiamento antidemocratico. Un dato è certo: Renzi non ha intenzione di concedere nulla ai dissidenti del Pd, a quelli che contestano la nuova legge elettorale. Ora lo scontro si sposterà nell'aula e soprattutto al momento del voto.
Ma come giudicare quello che sta succedendo nei palazzi romani della politica? Allora, come al solito l'equilibrio sta in mezzo. Da una parte è comprensibile la decisione di Renzi, sempre più decisionista, che non vuole farsi imbrigliare dalle vecchie logiche correntizie di diktat e veti incrociati, dall'altro mandare a casa i parlamentari che contestano la linea del partito appare un tantino arrogante e soprattutto politicamente scorretto.
È altrettanto vero che le riforme o si fanno o non si fanno, continuare a cincischiare significa perdere tempo e anche, permettete, credibilità e questo Renzi non lo vuole fare. Sa che solo su questo terreno passa una sua riconferma della leadership.
C'è anche da dire che il comportamento di Renzi, questo decisionismo un po' altezzoso, spiazza e fa discutere. Di sicuro è un modo diverso di fare politica perché rompe gli schemi, archivia i tatticismi e le strategie, parla con un linguaggio nuovo, fatto di Twitter e slogan. Ma la vera forza di Renzi sta nel non aver, per ora, avversari, non c'è alternativa. Ci piacerebbe però che oltre agli annunci ci fossero anche i fatti perché altrimenti al di là del modo nuovo di fare politica, la sostanza, il non governare, resta vecchia, resta quella delle prime Repubbliche.


Nessun commento:

Posta un commento