venerdì 24 aprile 2015

Immigrazione, l'Europa si muove

Editoriale Radio Onda Libera del 23 aprile 2015

Tra poche ore è fissato il consiglio straordinario europeo richiesto dall'Italia sull'emergenza immigrazione dopo il naufragio di centinaia e centinaia di migranti nel canale di Sicilia. E già da ieri circola una bozza dei contenuti su cui i leader dovrebbero trovarsi d'accordo per imprimere una svolta all'emergenza Nord Africa.
Il punto più innovativo del documento è l'impegno dell'Unione europea per "sforzi sistematici per identificare, catturare e distruggere i barconi prima che essi siano usati dai trafficanti". Tradotto, vuol dire anche la possibilità di interventi militari, l'uso dei cosiddetti droni. E la richiesta di "cominciare immediatamente la preparazione di possibili operazioni di sicurezza e difesa" con copertura Onu. I leader Ue, inoltre, intendono "rinforzare rapidamente" le operazioni Triton e Poseidon "quanto meno raddoppiando le risorse per il 2015 e 2016" e "rinforzando il numero di mezzi". La nuova strategia comprende un aumento degli aiuti ai Paesi africani per il controllo delle frontiere e la prevenzione dei flussi di migranti irregolari, ma anche il sostegno ai Paesi europei per l'espulsione dei clandestini. I leader europei daranno mandato "a un primo progetto pilota volontario" sulla redistribuzione di chi ha diritto all'asilo che "offra almeno 5.000 posti". Nel testo si indica anche la volontà di "aumentare gli aiuti di emergenza ai Paesi in prima linea". Ecco questo in sintesi il pacchetto di azioni che sarà presentato oggi. Le critiche sono già arrivate e alcune anche abbastanza pesanti. Sia da alcune forze del Parlamento che hanno contestato Renzi e sia dalla Chiesa, in particolare dalla Fondazione della Cei Migrantes, che boccia impietosamente il piano Ue in 10 punti sull'emergenza immigrazione. Vedremo quello che succederà oggi.
Ora quello che si è visto in questi giorni a proposito di commenti e prese di posizione è qualcosa, a nostro avviso, di triste. Strumentalizzazioni, rimpallo di accuse e responsabilità, sciocchezze varie che sfiorano atteggiamenti razzisti. Quando su un tema come questo dell'immigrazione bisogna essere lucidi, indignati e soprattutto uniti. Invece, purtroppo, anche in questo caso alcuni politici hanno perso una buona occasione per non aprire la bocca.


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