domenica 19 aprile 2015

Poveri furbetti, girano in Porsche

Editoriale Radio Onda Libera del 17 aprile 2015

Oggi parliamo di "Ricchi e poveri", che non è il gruppo di cantanti, ma un'inchiesta de La Stampa che ha raffrontato i redditi delle varie province dipingendo l'Italia dei furbetti, quelli poveri per il fisco ma che girano in Porsche. Mentre il Paese annaspa si scoprono paesi dove la disoccupazione è un'emergenza continua e gli abitanti corrono in macchine di lusso e veloci. Qualcosa non quadra.

Dal recente documento del Dipartimento delle Finanze emerge la solita Italia a due velocità: il Sud denuncia una media per contribuente che è la metà di quella del Nord. Nulla di nuovo. 
Ma entriamo nei dettagli. Ci sono zone del Paese come il Nord Est (ma solo una parte), il nord della Puglia, la Basilicata, una bella fetta di Calabria, il sud della Sicilia e il nord della Sardegna dove, a fronte di redditi dichiarati (a volte infimi) il numero di belle auto è sproporzionato. Altre zone, normalmente considerate ricche, come il Nord Ovest, gran parte della Toscana e il Lazio, hanno un parco auto decisamente modesto per quel che dichiarano.
Le curiosità sono tantissime sempre in riferimento al possesso delle auto di grossa cilindrata, ma i furbetti esistono in vari settori, da chi percepisce la pensione di invalidità non avendone diritto a chi timbra il cartellino e non va a lavorare. Ogni tanto si scopre un caso che, oltre a far incazzare le persone oneste, indigna profondamente perché i controlli non sono mai sufficienti e le sanzioni poco efficaci.
A nostro avviso i furbetti andrebbero puniti con severità perché non solo commettono un reato o più reati ma perché danneggiano le categorie di appartenenza, fanno del male ai tantissimi che furbetti non sono e che rispettano la legge.

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