domenica 12 aprile 2015

Campagna elettorale e
si sale sulla giostra

Il punto del direttore del 12 aprile 2015

Signore e signori, ecco a voi la campagna elettorale. Dopo mesi e mesi di riunioni e cene nelle case e nei ristoranti, dopo mesi e mesi di contatti per appurare se si è della partita o meno, dopo mesi e mesi di incontri per individuare le migliori candidature, si può dire che da oggi parte ufficialmente la corsa per le elezioni regionali del 31 maggio prossimo. Perché da oggi si segna lo start? Per una serie di motivi, a cominciare dalla pubblicazione del sondaggio di Scenari politici, a finire con la presentazione della presidente uscente Catiuscia Marini all'Umbriafiere Maschiella.
Ma in mezzo ci sono tanti altri eventi e anche qualche colpo di scena come per esempio quello della rinuncia della candidata del Movimento 5 Stelle Laura Alunni e la sostituzione con Andrea Liberati. Innanzi tutto stanno prendendo corpo le liste, si stanno scrivendo i nomi e i cognomi degli aspiranti consiglieri regionali e su questo capitolo le novità sono parecchie e soprattutto in tutti gli schieramenti. Indispensabile andare per ordine. Partiamo dal sondaggio che piazza la Marini al 47 per cento, al secondo posto Claudio Ricci, sindaco di Assisi e candidato forse unico del centrodestra, con il 30, poi la Alunni con il 17 e il candidato dell’Altra Umbria (la sinistra più sinistra) al 6. Un dato significativo è, sempre secondo il sondaggio, l’affluenza che è stimata al 53 per cento. Una percentuale che qualora fosse confermata dalle urne sarebbe veramente deludente conoscendo la storica partecipazione degli umbri al voto (alle europee dell’anno scorso l’affluenza era stata di oltre il 70 per cento) ma la voglia di astensionismo rischia di essere contagiosa e di imporsi anche per il ponte del 2 giugno. Fin qui i numeri, scontati i commenti e le reazioni. Di soddisfazione quelli provenienti dall’entourage della Marini, piccati quelli di Ricci che come al solito si affida al suo mini iPad per colloquiare con il mondo e soprattutto inviare le foto e i selfie che scatta in giro per l'Umbria. Intanto qua e là si accendono focolai di polemiche per l’esclusione di Tizio e Caio dalle liste. Cominciando dal Pd che non ha voluto saperne di inserire personaggi di rilievo come gli ex assessori comunali di Perugia Andrea Cernicchi e Lorena Pesaresi. La motivazione politica è che vanno tenuti fuori coloro che hanno fatto parte della squadra di Wladimiro Boccali, squadra che a giugno scorso è stata mandata a casa dal centrodestra. Può non essere condivisa questa spiegazione, soprattutto dai diretti interessati e dai loro supporters, ma a nostro avviso il suo significato è come si suol dire chiaro, limpido e Recoaro. A non accettare, invece, di scendere in campo perché non ci sarebbero le condizioni è Anna Rita Fioroni, l'ex senatrice che ha sfidato Boccali alle primarie e più volte ha rappresentato una voce critica dentro il partito. Certo ci piacerebbe capire la portata delle condizioni mancanti e soprattutto perché non si è operato per crearle visto che il tempo a disposizione c'è. Ma, come al solito, il politichese tradisce un linguaggio più semplice e come tale disarmante e tradotto vuol dire che la corsa era senza paracadute e quindi senza l'assicurazione di pacchetti di voti.
Anche dentro il Psi il nervosismo si taglia a fette con chi vorrebbe continuare a vivere di rendita e non ammette rivali e chi invece vorrebbe giocarsi una chance, detto in altre parole tra chi aspira a fare il terzo mandato e chi propugna il ricambio. Chiudendo la panoramica sul centrosinistra, altre due liste appoggeranno la Marini, una che guarda a sinistra con Sel, un pezzo di Rifondazione comunista e qualche lista civica, l'altra che mira al centro nell'obiettivo di raccogliere voti moderati e cattolici. Dall'altra parte c'è il centrodestra che, dopo vicissitudini varie e soprattutto dopo diverse accelerazioni e marce indietro, si è ritrovato attorno a Ricci e per lui sono quasi pronte tre liste civiche (Ricci presidente, Umbria popolare e Cambiare in Umbria) oltre a quelle dei partiti, e cioè Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d'Italia. Anche dentro la coalizione ci sono mal di pancia. I primi sono targati Forza Italia e si richiamano all’onorevole Pietro Laffranco che si è schierato con la minoranza fittiana che a livello nazionale potrebbe correre da sola e a questo punto i seguaci laffranchiani umbri avrebbero tutti i posti a disposizione altrimenti l’accordo tra le segreterie e Ricci rimane quello di non ospitare nelle civiche esponenti di partito. I secondi si aggirano dalle parti della Lega Nord con il consigliere regionale uscente Gianluca Cirignoni che non è stato proprio lungimirante nel cambiare casacca a ridosso delle elezioni e che rischia di rimanere a piedi perché abbandonato anche dal sindaco di Assisi. Fin qui i malumori dentro i partiti, ma la griglia di partenza dei candidati a presidente non è ancora definitiva visto che la sinistra, più frantumata che mai, è ancora in cerca di chi sfiderà Marini, Ricci, il radicale De Paolis, Prugni (Italia dei diritti) e la new entry Alberati. Comunque ne vedremo ancora delle belle e ne racconteremo altrettante visto che manca ancora un mese e mezzo al voto-day.
anna.mossuto@gruppocorriere.it
www.annamossuto.it

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