domenica 26 aprile 2015

Il puzzle dei candidati
aspettando i programmi

Il punto del direttore del 26 aprile 2015

Ultimi giorni, febbrili il giusto, per riempire le 20 caselle delle liste da presentare entro il 2 maggio, ore 12, termine ultimo. Poi chi è dentro è dentro e chi è fuori è fuori. Intanto abbondano i candidati a presidenti, siamo arrivati a 9, almeno per quanto riguarda gli annunci. Una cifra consistente che si trascinerebbe dietro una quantità non indifferente di candidati. Ma inutile dare i numeri perché gli aspiranti governatori potrebbero ridursi a una manciata da contare sulle dita di una mano.
Intanto sono già cominciate le presentazioni delle liste già definite e anche dei singoli candidati che cercando di giocare d'anticipo si sono lanciati nella campagna elettorale. Che sarà faticosa il giusto considerato che il collegio è unico e quindi per intercettare i voti bisogna battere l'Umbria dal nord al sud e da est a ovest. Ma prima di curiosare tra i candidati vanno spese due parole sulla sonora bocciatura della nuova legge elettorale da parte di un pool di storici e costituzionalisti che hanno spulciato il testo riga per riga, virgola per virgola, arrivando alla conclusione che si tratta di un impianto normativo studiato e approvato per le proprie convenienze. Da salvare soltanto l'abolizione del listino, che rappresentava una sorta di porcellum in salsa umbra, e del voto disgiunto, per il resto tutto da buttare, a cominciare dall'assenza di una soglia minima e per finire con il regalo alle opposizioni grazie al seggio per il miglior perdente, passando per la preferenza di genere.
Chiusa la parentesi sulla legge elettorale, vediamo quello che sta succedendo dalle parti del centrosinistra. Qui la presidente uscente Catiuscia Marini sarà sostenuta da quattro liste, Pd, socialisti, Sel e pezzi di sinistra, più i civici.
Dentro il Partito democratico brucia ancora la questione spoletina, il fatto che la quinta città della regione non sia rappresentata e per questa ferita c'è chi minaccia addirittura di disertare le urne per lavare l'onta subita.
Tra i socialisti da registrare il passo indietro dell'ex vicesindaco Nilo Arcudi, che per l'unità del partito ha rinunciato a scendere in campo ma prima si è tolto tutti i sassolini dalle scarpe e ora ha le mani libere per fare la campagna elettorale che vuole.
Ultimata la lista della società civile di appoggio alla governatrice che risponde al nome di Iniziativa per l'Umbria popolare, civica e riformatrice e subito c'è il colpo di scena con la presenza di Giuseppe Mascio, PdCi, ex assessore regionale, attuale presidente del consiglio comunale di Terni. Ma come? Doveva essere una lista solo di esponenti civici un po' vicina all'ex Udc e non di gente con precedenti o incarichi politici. Invece ecco la sorpresa Mascio che non è la sola per la verità visto che compare anche un "vecchio" come Maurizio Hanke, ex liberale, addirittura ex Forza Italia, forse folgorato sulla strada degli avversari. In attesa la quarta lista, quella di Stefano Vinti e soci, che dovrebbe arrivare a ore.
Passiamo al centrodestra e qui la situazione pare ancora in alto mare, a proposito delle liste. Invece il candidato a presidente Claudio Ricci, impegnato più che mai a smentire sondaggi e a inviare fotonotizie, ha cambiato mezzo di locomozione e al posto del furgone è passato a una Panda per continuare a girare l'Umbria in lungo e in largo.
I nomi e i cognomi sono quasi tutti individuati ma non vengono resi noti perché c'è ancora da risolvere la bega che risponde a Rocco Valentino, il fittiano-laffranchiano che Forza Italia non gradisce in lista e probabilmente per lui si libererà un posto tra le fila dei Fratelli d'Italia. Del resto cambiare partito per un eventuale strapuntino è un vizio comune a parecchi politici.
Comunque è l'ultima settimana di indiscrezioni, poi da sabato prossimo si farà sul serio e sui muri delle città e dei borghi umbri si affolleranno i manifesti con le facce dei santini viventi. Per il resto sarà una campagna molto social tra facebook e twitter, post e hashtag. E speriamo che subito dopo le incombenze burocratiche per le liste ci si ricordi anche dei programmi, di come si vuole cambiare l'Umbria, risparmiandoci magari i soliti slogan e le frasi a spot.
anna.mossuto@gruppocorriere.it
www.annamossuto.it

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