martedì 8 aprile 2014

Straniero o meridionale? Niente lavoro

Editoriale Radio Onda Libera dell'8 aprile 2014

Diritti e discriminazioni. Nella rete è stato pubblicato un annuncio shock.  Un'offerta di lavoro che arriva da un locale di vini di Firenze che cerca banconieri, addetti al bancone, e che dopo aver elencato i requisiti aggiunge queste testuali parole scritte interamente in maiuscolo: No stranieri, no sud Italia.
La notizia è riportata dal Tgcom. Che racconta che l'annuncio è pubblicato su ebay e per candidarsi a questo posto di lavoro del locale nel centro storico del capoluogo toscano è richiesta la conoscenza del settore, la conoscenza della lingua inglese. Il curriculum deve essere completo di foto e dati fisici. E l'annuncio non vale per gli stranieri e i meridionali.
L'annuncio riporta alla mente discriminazioni che si pensava appartenessero a un lontano passato, richiama vecchie ferite dolorose che si pensava fossero rimarginate, che il luogo di nascita non fosse un motivo di discriminazione. Invece nel 2014 esistono episodi del genere, che dovrebbero far riflettere e, prima, anche e soprattutto vergognarci.
La discriminazione nel mondo del lavoro, soprattutto riguardo gli stranieri, non è certo una novità. Basti pensare, ricorda sempre il Tgcom, che fino a poche ore fa vigeva una norma risalente al 1931 che vietava l’assunzione di cittadini extracomunitari per guidare i mezzi pubblici. Il governo, messo alle strette da un cittadino extracomunitario che si era rivolto alla giustizia ordinaria, ci ha messo una pezza con un decreto legge in vigore da domenica 6 aprile. La norma è ora abrogata.
Cosa dire? Di commenti da fare non ne verrebbero. Uno solo però lo vogliamo fare. E cioè, esprimere indignazione e stupore per situazioni come queste, in un Paese come il nostro dove la garanzia dei diritti dovrebbe essere scontata, almeno sulla carta, non possono accadere fatti come quello appena citato, il divieto per legge di assunzione di un cittadino extracomunitario, perché testimonia quanto la politica sia distratta e lontana dalla realtà. Esprimiamo invece amarezza per colui che ha messo quell'annuncio on line. E chiudiamo con un detto che calza a pennello, e cioè che la mamma degli imbecilli è sempre incinta.


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