lunedì 7 aprile 2014

"Sforbicia-Italia", passo indispensabile

Editoriale Radio Onda Libera del 7 aprile 2014

“Dopo il cresci-Italia e il salva-Italia, è giunto il momento dello sforbicia-Italia: il primo passo sarà la creazione di un elenco di organismi inutili da cancellare subito”. È questo uno dei passaggi più importanti dell’intervista che Matteo Renzi ha rilasciato a Qn, con la quale ha fatto il punto della situazione a poco più di un mese dall’avvio della nuova fase di questa legislatura. 
Per il presidente del Consiglio, infatti, è giunto il momento della “nuova fase della spending review” (alla quale sta lavorando lo stesso commissario Cottarelli), che investirà anche enti costituzionali e amministrazione pubblica. Il tutto in linea e a conferma di una volontà riformatrice, che piace molto ai cittadini ma trova anche tanti oppositori tra i politici.
Detto questo, diciamo subito che è una cosa giustissima tagliare gli enti inutili, quei baracconi che rappresentano il massimo dello spreco di denaro pubblico per il mantenimento delle poltrone, quindi dei compensi, e per l'inefficienza dell'attività.
Dopo lo svuotamento delle Province, dopo la trasformazione del Senato, dopo altri segnali come la vendita delle auto blu, ben venga una sforbiciata seria a tutto ciò che costa soldi pubblici e non produce nulla. E' questo quello che vuole la gente, sempre più stanca di essere governata da politici che chiacchierano e non fanno nulla. Per decenni questa classe politica ha giocato a scaricabarile scaricando la responsabilità dei propri fallimenti.
Intanto i cittadini soffrono per la crisi economica, per la mancanza di lavoro e di fronte ai picchi della disoccupazione, il 13 per cento, non si può più rimanere con le mani in mano. E Renzi sta facendo, di corsa, qualcosa cercando di recuperare il tempo perduto. Come non stare dalla sua parte?

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