venerdì 25 aprile 2014

Le giravolte di certi politici

Editoriale Radio Onda Libera del 24 aprile 2014

 Il decreto lavoro è passato alla Camera, grazie al voto di fiducia, con 344 sì e 184 no. I deputati presenti in aula e che hanno votato sono stati 528. La maggioranza era fissata a quota 265. Il voto finale sul provvedimento si terrà oggi alle 12. Il testo che è stato sottoposto al vaglio dei deputati è quello emendato in commissione, dove il Pd ha aggiunto modifiche accolte a malincuore da Scelta Civica e dal Nuovo Centrodestra.
I malumori e i mal di pancia sono parecchi anche in vista delle elezioni europee del 25 maggio. Il provvedimento sul lavoro deve essere licenziato in via definitiva entro quella data e i seguaci di Alfano hanno annunciato in prima mattinata battaglia al Senato se non saranno approvate modifiche. Ma in tarda mattinata interviene proprio Alfano a placare gli animi e ad accodarsi con le orecchie basse sulla posizione del governo.
Certo, sorprende sempre e fa sempre effetto assistere alle giravolte dei politici che oggi dicono una cosa e domani l'esatto contrario, alle 7 annunciano fuoco e fiamme contro un provvedimento e alle 12 votano a favore e senza pudore si dimenticano quello che poche ore prima hanno urlato.
Ma pensano che gli elettori siano deficienti o tutti affetti da amnesie? Non si rendono conto che così facendo perdono quel minimo di credibilità sempre più vicino allo zero. Comunque per fortuna che ci sono le elezioni così anche questi signori della vecchia repubblica che per avere il loro quarto d'ora di celebrità si sono inventati un partito nuovo che di nuovo non ha quasi nulla saranno misurati dal consenso popolare. Quindi dopo il 26 maggio i rapporti di forza tra i partiti saranno destinati a cambiare. E allora sarà tutta un'altra storia. Speriamo di non vedere partiti microbi che lanciano ricatti a destra e sinistra soltanto per sopravvivere, per continuare a mantenere le poltrone.


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