venerdì 4 aprile 2014

Disoccupazione da paura

Editoriale Radio Onda Libera del 2 aprile 2014

La disoccupazione a febbraio è volata al 13%: al top dal 1977. Tra i 15 e 64 anni lavora una persone su due. E' un dato record, aumentato dell'1,1 rispetto all'anno scorso. E l'incremento è inferiore solo a quelli di Cipro (dal 14,7% al 16,7%) e della Grecia (dal 26,3% al 27,5%). Le stime, le previsioni sulla disoccupazione in Italia per l'intero 2014 sono nell'intorno del 12,5%. A preoccupare, in particolare, sono i giovani, invece, in cerca di occupazione 678mila ragazzi, con un tasso di disoccupazione pari al 42,3%. 

Questa situazione chiama in un certo senso il governo Renzi alle proprie responsabilità. La prossima settimana saranno presentati il Def (la legge finanziaria) e il Jobs Act con una legge delega sul lavoro. Lo stesso premier ha definito il dato "sconvolgente. Perdiamo mille posti di lavoro al giorno. Dobbiamo correre". 
Nel pacchetto che Palazzo Chigi presenterà al Parlamento ci saranno i nuovi ammortizzatori sociali, compreso il sussidio, e la riforma dei contratti di lavoro. Il piano dell'esecutivo è volto ad aumentare la flessibilità in entrata, riducendo i costi per le aziende e rilanciando l'istituto dell'apprendistato. Cambieranno anche i contratti a termine che potranno essere prorogati per tre anni. 
Insomma il governo Renzi scommette tutto sul lavoro, sull'efficacia di una terapia d'urto, ma prima di vedere effetti concreti bisognerà aspettare almeno un anno. L'importante però è una volta per tutte cominciare a fare, a dare le gambe ai provvedimenti che creano lavoro e arginano la disoccupazione. Se non si parte mai veramente con le riforme economiche i frutti non si vedranno, se si traccheggia e temporeggia la situazione è destinata a precipitare, a diventare sempre più drammatica. Come ha detto il premier nelle ultime ore, la politica dei rinvii è finita. Le cose vanno fatte, e subito.

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