martedì 18 giugno 2013

Umbria in difesa delle acciaierie

Editoriale Radio Onda Libera del 18 giugno

Oggi è una giornata importante per Terni. E' il giorno della protesta, è il giorno della difesa dell'Acciaieria, la fabbrica di Terni. Si parte tra un'ora, alle 10, dai cancelli della Thyssen Krupp. Ci saranno gli operai, in apprensione per il loro futuro, ci saranno le istituzioni, ci saranno i sindacati, ci sarà la gente comune di Terni che da sempre si identifica con la sua fabbrica, ma ci saranno anche i cittadini dell'Umbria consapevoli che se si ferma l'Ast l'intera regione diventa più povera, e ci saranno anche delegazioni di lavoratori di tutt'Italia a conferma che si tratta di una vertenza del Paese. 
E come dice il sindaco Di Girolamo "sarà soprattutto la dimostrazione che difendendo il sito di Terni si tutelano gli interessi nazionali, in quanto l’impianto ternano è competitivo a livello europeo ed unico nel suo genere in Italia". Per questo si chiede che l’Unione europea non decida sulla pelle dell'Umbria e soprattutto che le promesse fatte siano mantenute e realizzate. La manifestazione sta per iniziare in un clima di speranza ma anche di apprensione e timore, per quanto accaduto il 5 giugno scorso, gli scontri, il ferimento del sindaco con un'ombrellata o una manganellata, poi le polemiche tra sindacati e tra forze politiche.
Il percorso della manifestazione sarà quello canonico: partenza alle 10 dalle acciaierie e arrivo in piazza della Repubblica, per i discorsi conclusivi, sarà presente anche Susanna Camusso per la Cgil.
L'auspicio è che la manifestazione si svolga senza incidenti, per far arrivare forte a Roma e a Strasburgo il messaggio che non si può dismettere una fabbrica che produce, che è in attivo, che è un'eccellenza. Sarebbe una decisione scellerata, illogica. Ma dopo la manifestazione la situazione va sbloccata, va risolta definitivamente nei palazzi che contano. Altrimenti i cortei sono belli e folcloristici ma non servono a nulla.

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