giovedì 6 giugno 2013

Da Terni un campanello d'allarme

Editoriale Radio Onda Libera del 6 giugno 2013

La tensione a Terni è alta, le polemiche pure a causa del corteo dei lavoratori dell'ex Thyssen Krupp. E soprattutto dopo gli scontri e i tafferugli di ieri mattina tra polizia e manifestanti nel corso dei quali è stato ferito il sindaco Di Girolamo. Gli scontri tra polizia e manifestanti sono avvenuti dopo che il corteo di protesta dei lavoratori dell'Acciaierie che doveva fermarsi sotto la prefettura della città ha proseguito fino alla stazione. L'intenzione dei manifestanti era quella di occuparla. A questo punto sono scattate le cariche della polizia durante le quali è rimasto ferito anche il sindaco che ha avuto bisogno di due punti di sutura. Impressionanti le immagini di Di Girolamo con la testa insanguinata.
Ma sulla ricostruzione dell'accaduto la polizia ha sollevato dei dubbi. Perché il ferimento del primo cittadino potrebbe non essere stato causato da una manganellata di un operatore di polizia, ma dall'ombrello di un manifestante. A conferma di ciò ci sarebbe anche un video e ieri sera sarebbe stato fermato anche un uomo.
Comunque a prescindere se è stata una manganellata o un'ombrellata, il fatto grave è che durante una manifestazione di operai preoccupati per il loto futuro, per la sorte della loro fabbrica sia esplosa la violenza. Parole di condanna sono arrivate da parte di moltissimi esponenti politici, tra cui il ministro Alfano che ha assicurato massima attenzione e una ricostruzione precisa dei fatti, il premier Letta ha espresso dispiacere per l'accaduto e ha promesso che non si faranno sconti a nessuno.
A parte le frasi di circostanza, quello che è accaduto a Terni è un campanello d'allarme, è l'emblema delle condizioni del Paese, dei lavoratori sempre più preoccupati per il loro posto, sempre più terrorizzati di perdere il lavoro. E in questo clima è normale che le tensioni sociali si scaricano nella piazza, nelle manifestazioni. Il buon senso impone un cambio di marcia, a cominciare dal governo che non dovrebbe più perdere tempo e varare provvedimenti seri per la crescita e il lavoro.

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