martedì 18 giugno 2013

Tolleranza zero contro i furbetti

Editoriale Radio Onda Libera del 13 giugno 2013

Falsi invalidi, falsi ciechi. Gente che percepisce indebitamente denaro dall'Inps, dalle casse dello Stato e invece sta bene, anzi benissimo. Al punto tale da condurre una vita normale, come guidare, scrivere, andare a fare la spesa, fare sport. E' l'ennesima truffa ai danni dello Stato. Questa volta quantificata in 3,5 milioni di euro. Nel mirino dei carabinieri, che hanno prodotto filmati di appostamenti e pedinamenti, sono finiti 18 donne e 22 uomini che da anni percepivano una pensione di 1.100 euro al mese e anche l'indennità di accompagnamento. 
I 40, tutti dichiarati "non vedenti al 100%", in realtà ci vedevano benissimo come hanno accertato i carabinieri e ora dovranno rispondere dell'accusa di truffa aggravata. Un vero e proprio scandalo, l'ennesimo, in questo nostro strano Paese. Dove chi si approfitta del denaro pubblico non risponde mai anche perché i tempi della giustizia sono troppo lunghi. Per non parlare di quelli che autorizzano, tipo i medici, con certificazioni false lo stato di invalidità. Non si è mai sentito di un medico radiato dall'ordine professionale per avere attestato il falso.
Pare che da noi chi raggira lo Stato non solo non va perseguito, ma addirittura riscuote ammirazione perché fa parte della categoria dei furbetti. Un malcostume, questo, che spesso e volentieri anziché essere condannato viene tollerato, inserito in una categoria di comportamenti meno gravi di altri. Invece non è così. Non dovrebbe essere così. Questi soggetti una volta individuati ne dovrebbero rispondere davanti alla legge, poi dovrebbero restituire il maltolto fino all'ultimo centesimo e tutti coloro, complici, che li hanno aiutati messi in condizione di non nuocere più. Ecco questo ci piacerebbe avvenisse e questo avverrebbe in un Paese normale dove falsi ciechi guidano, fanno sport e derubano lo Stato.

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