martedì 18 giugno 2013

Se si ruba per mangiare

Editoriale Radio Onda Libera del 17 giugno 2013

Il governo ha approvato le prime 80 misure per far ripartire l'Italia. In sintesi estrema le novità: stretta su Equitalia, salve le prime case, indennizzi per i ritardi della burocrazia, soldi a scuole e atenei, tagli ai processi, sconti sulle bollette. Saranno provvedimenti efficaci o soltanto chiacchiere frutto di annunci? Staremo a vedere. Intanto vogliamo segnalare un episodio, l'ultimo, che testimonia come vivono certi pensionati nel nostro Paese.
Una donna di 80 anni è stata condannata a due mesi e 20 giorni di reclusione per avere rubato della carne e un po' di biscotti. Un furto di appena una ventina di euro. La difesa: "Non avevo i soldi. A stento riesco a comprarmi il pane". La donna si era avvicinata alla cassa per pagare la spesa. Nel carrello aveva messo il pane e la pasta, i prodotti che si poteva permettere. Quelli più costosi invece, la carne e i biscotti, se li era infilati in borsa. Il suo avvocato aveva invocato per la donna lo stato di necessità a causa di un’indigenza economica evidente: ma non è servito a farle evitare la condanna. Inutile scendere nel dettaglio, certo il giudice poteva mettersi una mano sulla coscienza.
È una storia di ordinaria povertà, ma non si tratta di un caso isolato. Secondo polizia e carabinieri le denunce per furto di generi alimentari sono aumentate del 20 per cento in un anno. E alle statistiche delle forze dell’ordine si devono aggiungere anche i casi che i commercianti non denunciano. Ed è capitato anche che siano stati i carabinieri, chiamati in seguito ad una denuncia, abbiano pagato il conto.
Insomma mentre i nostri politici promettono di fare, annunciano provvedimenti per far ripartire il Paese, ecco un esempio di come vive la gente comune, di come sono costretti a sopravvivere dei pensionati che al mese se va bene ricevono 500-600 euro. Sono storie tristi che dovrebbero far riflettere. Soprattutto chi ha il dovere di governare.

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