Editoriale Radio Onda Libera del 17 giugno 2013
Il governo ha approvato le prime 80 misure per far ripartire l'Italia. In sintesi estrema le novità: stretta su Equitalia, salve le prime case, indennizzi per i ritardi della burocrazia, soldi a scuole e atenei, tagli ai processi, sconti sulle bollette. Saranno provvedimenti efficaci o soltanto chiacchiere frutto di annunci? Staremo a vedere. Intanto vogliamo segnalare un episodio, l'ultimo, che testimonia come vivono certi pensionati nel nostro Paese.
Una donna di 80 anni è stata condannata a due mesi e 20 giorni di reclusione per avere rubato della carne e un po' di biscotti. Un furto di appena una ventina di euro. La difesa: "Non avevo i soldi. A stento riesco a comprarmi il pane". La donna si era avvicinata alla cassa per pagare la spesa. Nel carrello aveva messo il pane e la pasta, i prodotti che si poteva permettere. Quelli più costosi invece, la carne e i biscotti, se li era infilati in borsa. Il suo avvocato aveva invocato per la donna lo stato di necessità a causa di un’indigenza economica evidente: ma non è servito a farle evitare la condanna. Inutile scendere nel dettaglio, certo il giudice poteva mettersi una mano sulla coscienza.
È una storia di ordinaria povertà, ma non si tratta di un caso isolato. Secondo polizia e carabinieri le denunce per furto di generi alimentari sono aumentate del 20 per cento in un anno. E alle statistiche delle forze dell’ordine si devono aggiungere anche i casi che i commercianti non denunciano. Ed è capitato anche che siano stati i carabinieri, chiamati in seguito ad una denuncia, abbiano pagato il conto.
Insomma mentre i nostri politici promettono di fare, annunciano provvedimenti per far ripartire il Paese, ecco un esempio di come vive la gente comune, di come sono costretti a sopravvivere dei pensionati che al mese se va bene ricevono 500-600 euro. Sono storie tristi che dovrebbero far riflettere. Soprattutto chi ha il dovere di governare.
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