martedì 21 maggio 2013

Università, si cambi
per svegliare l'Umbria

Il punto del direttore del 12 maggio 2013

L’università verso le elezioni. Tra un mese, il 13 giugno, la prima votazione, forse non sufficiente per avere il nuovo rettore, ma entro il mese uscirà l’ermellino che guiderà Palazzo Murena. Il percorso è tracciato e porterà fino alla fumata bianca perché gli intoppi individuabili lungo la strada sono stati eliminati a monte. Quindi è tutto a posto ma è opportuno fare un riassunto delle puntate precedenti. In cinque alla scadenza del 2 maggio avevano presentato la candidatura, i nomi sono quelli che giravano da qualche mese. Nessuna novità, nessuna donna.

A contendersi la guida dell’ateneo ci sono Gianni Bidini, preside di ingegneria, Fausto Elisei, preside di scienze matematiche fisiche e naturali, Franco Moriconi, preside di veterinaria, e il professor Maurizio Oliviero, docente di diritto pubblico. La commissione elettorale ha escluso dalla contesa il professor Mauro Volpi,docente di diritto costituzionale, perché non in possesso dei requisiti per l’eleggibilità. In sostanza Volpi aveva chiesto alla Consulta di abrogare un articolo della legge Gelmini che prevede il pensionamento degli ordinari a 70 anni e quindi per Volpi la non possibilità di partecipare alle elezioni perché per completare il mandato di rettore (6 anni) avrebbe avuto bisogno dell’allungamento di un anno. Per la cronaca, i giudici gli hanno dato ragione ma fuori tempo. A questo punto Volpi avrebbe avuto davanti a sé due alternative: inoltrare ricorso oppure rinunciare alle carte bollate per il bene dell’università. Il professore ha scelto la seconda. E questo gli fa onore, perché anziché spingere l’ateneo verso l’impasse ha deciso di fermarsi. Un gesto di grande responsabilità e di generosità. E’ sempre giusto dare a Cesare quel che è di Cesare.
Con il passo indietro di Volpi, che poi può essere anche considerato un passo avanti, dipende dai punti di vista, i candidati restano quattro. Per inciso, il professore escluso non ha alcuna intenzione di farsi da parte seppur non candidato, lui e i suoi sostenitori appoggeranno Moriconi o Oliviero. Perché le loro idee e le loro proposte devono continuare a camminare, anche se con le gambe di qualcun altro.
Fin qui il quadro della situazione. Ora qualche considerazione. L’università di Perugia con i suoi oltre settecento anni di vita necessita di un cambio di passo, di uno slancio perché è una risorsa, importante e fondamentale, per la città e per la regione. Molte volte è stata trattata, e su questo haragione il magnifico uscente Francesco Bistoni, come un corpo estraneo, qualcosa di avulso. Per non usare altri verbi come sopportata, poco considerata, maltrattata. Eppure è la prima “fabbrica” culturale, per attività e per numero di dipendenti. Qui hanno insegnato docenti di primissimo livello, qui si sono formati ricercatori di grandi capacità, qui si sono create eccellenze famose in campo internazionale. E’ vero che sta attraversando un momento di appannamento e di calo delle iscrizioni, sta soffrendo un immobilismo dovuto a vari fattori e a varie responsabilità su cui dilungarsi ha poco senso oggi come oggi. La certezza è che bisogna cambiare pagina, inventandosi e soprattutto scrivendo un’altra storia.
Ecco una serie di qualità che sarebbe giusto riferire allo studium di Perugia: autorevole, trasparente, moderno, capace di guardare oltre i confini regionali e di inseguire le eccellenze, determinato nel prediligere la ricerca e la formazione, a disposizione della conoscenza e degli studenti. Tutte parole che più o meno, con sottolineature diverse, si ritrovano nei programmi di alcuni candidati ma forse andrebbe anche spiegato come questi obiettivi devono essere raggiunti. Insomma la discontinuità è un sostantivo che va riempito di concretezza, altrimenti rischia di essere uno slogan e basta. In conclusione, il rinnovo del rettore è un appuntamento significativo per il futuro di questo territorio. Un’opportunità di cambiamento che tutte le componenti, politiche, sociali ed economiche, dovrebbero seguire con la massima attenzione. Perché il futuro dell’ateneo riguarda il futuro del'Umbria.
anna.mossuto@gruppocorriere.it
www.annamossuto.it

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