martedì 21 maggio 2013

L'ardua impresa di andare d''accordo

Editoriale Radio Onda Libera del 17 maggio 2013

Niente decreto dei miracoli. Cosi sono state spente le aspettative per il consiglio di ministri di oggi. Perché nella riunione si parlerà di sospensione dell'Imu, l'odiosa tassa sulle case, e non di abolizione, e solo sulla prima casa. E poi per la cassa integrazione già si sa che i fondi saranno dimezzati, da un miliardo e 200 milioni si passa a 700-800 milioni.

A smorzare gli entusiasmi sulle riforme in arrivo è intervenuto direttamente Letta. Il decreto che si discuterà tra poco “non sarà il decreto dei miracoli“, ha avvertito, “ma contiene alcune scelte che ci consentono di avere 100 giorni di tempo per fare le riforme”. E ha poi rassicurato: “E’ necessario spostare la data dell’Imu, sospenderla, per poter fare una riforma volta a rilanciare l’edilizia e rendere le famiglie italiane meno appesantite dal fisco”.
Il centrodestra non molla però la presa sulla tassa immobiliare. “Entro agosto bisogna fare la riforma complessiva della tassazione degli immobili, compresi i capannoni, altrimenti cadrà il governo Letta”, ha dichiarato Renato Brunetta, capogruppo del Pdl.
Al di la' del caso specifico, non passa giorno che questa maggioranza non litighi, non si divida su qualcosa. E il fatto vero è che il bandolo del governo ce l'ha proprio il Pdl, ma la cosa ineluttabile è che i due partiti che reggono Letta sono antitetici, opposti. Quindi bisogna prendere atto che andare d'accordo è un'impresa, un grande sforzo, ma come i matrimoni non si può stare insieme a dispetto dei santi. Anche perché parlando del governo, la gente è stanca di non essere governata, è stanca di assistere a litigi e chiacchiere, è stanca di soffrire. Vuole azioni, fatti concreti, vuole una speranza.

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