lunedì 6 maggio 2013

I fannulloni sono ladri

Editoriale Radio Onda Libera del 6 maggio 2013

Mentre i tifosi juventini festeggiano l'ennesimo scudetto conquistato sul campo e in anticipo e la politica detta l'agenda tra la riforma della legge elettorale e la sospensione dell'Imu, la tassa sulla casa, noi vogliamo parlare dell'ultima inchiesta sui fannulloni. E per la precisione si tratta di dipendenti del Senato che timbrano e subito dopo si assentano. 'Fannulloni' con stipendi da 150mila euro annui che le "Iene" hanno seguito per documentarne il comportamento.
Il giochetto del badge consiste nel fatto che uno arriva in ufficio al Senato, timbra e poi se ne va a spasso al posto di lavorare sostanzialmente. A parlare è un dipendente di Palazzo Madama ai microfoni de Le Iene nel servizio andato in onda ieri sera. Quindi una verità oggettiva e non raccontata per sentito dire.
Immediata la reazione e del presidente del Senato Pietro Grasso che ha
annunciato accertamenti immediati dopo aver ringraziato per aver fatto emergere "le criticità e le contraddizioni" e ha promesso sanzioni tempestive e severe.
Fin qui i fatti. Ora il commento. Allora, si deve partire da un concetto fondamentale e semplice. Si lavora e si viene pagati. Chi non lavora e percepisce lo stipendio e' un ladro. E' una questione morale, etica oltre che di reato penale.
I fannulloni sono una vergogna e sporcano la dignità della maggior parte dei lavoratori che ogni giorno con diligenza e abnegazione fanno il proprio dovere. Quindi a nostro avviso da parte degli organi di controllo non ci dovrebbe essere indulgenza nel punire comportamenti indecenti e illegali.
Un'ultima annotazione. Apprezzabile la reazione del presidente Grasso e la promessa di intervenire immediatamente. Ma per favore chiamiamo le cose con il loro nome, anziché criticità e contraddizioni. No, questi signori sono fannulloni e ladri. 

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