martedì 21 maggio 2013

La stangata è dietro l'angolo

Editoriale Radio Onda Libera del 20 maggio 2013

L'Imu, l'imposta sulla prima casa, è sospesa, l'Iva si avvicina, e poi c'è la Tares, la tassa sui rifiuti. Insomma la stangata è veramente dietro l'angolo e la situazione delle famiglie italiane peggiorerà, si parla di una stangata di 734 complessivamente. Allora, se non succede qualcosa, il programmato aumento dell'iva dal 21 al 22 per cento dal prossimo primo luglio comporterà un aumento di 135 euro.
Il calcolo è della Confcommercio relativo agli effetti spalmati su 12 mesi al capitolo consumi interni. E le ripercussioni non ci saranno solo per le famiglie, per i cittadini, ma anche per le imprese. Secondo uno studio sull'impatto di quest'ennesima batosta combinata con la crisi, potrebbero chiudere le saracinesche oltre 26mila negozi entro la fine dell'anno. Un dato spaventoso, incredibile.
L'aumento dell'Iva, se non sarà scongiurato, andrà a incidere nelle tasche di tutti, di tutte le fasce, ma ovviamente come sempre succede a essere colpiti in modo profondo saranno coloro che hanno un reddito basso, i pensionati, i cassaintegrati. Ma non c'è solo l'Iva: con la scadenza Imu di giugno per le seconde case e i capannoni e la Tares a dicembre, il danno secondo la Federconsumatori è destinato a essere forte, grave.  
Detto questo, e fatto il quadro di quello che ci attende, una considerazione la vogliamo fare. E cioè la pressione fiscale è odiosa, l'aumento delle tasse non fa piacere a nessuno. Ma il problema vero però è il lavoro, la mancanza di lavoro, il fatto che la crescita tarda, che si fanno tante chiacchiere e pochi fatti, anzi nessuno.
Le tasse non piace pagarle, ma quando si ha uno stipendio può dare fastidio perché non sempre corrispondono i servizi ma alla fine rientra in uno schema democratico. Il brutto è si viene tartassati e si è disperati perché non si trova un'occupazione.

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