martedì 21 maggio 2013

Ciò che la gente vuole
è una sanità che funziona davvero

Editoriale Radio Onda Libera del 15 maggio 2013

Oggi parliamo di sanità, perché ieri è stata firmata la convenzione Regione-Università. Un atto importante perché rivoluziona il mondo dei camici bianchi, degli ospedali e dell'assistenza sanitaria. Non è stato un parto facile e indolore, le trattative sono state febbrili fino all'ultimo minuto prima della firma. Anzi pareva proprio che l'intesa stesse per saltare. Invece poi il buon senso ha prevalso e tutto è andato a buon fine. Ora si tratta di vedere quanto contenuto nella convenzione cambierà in meglio la sanità umbra. E vediamo in merito le linee principali.

Quattro quelli che il direttore regionale dell’area sanità Emilio Duca chiama "gli elementi essenziali" della convenzione. Il primo è la costituzione di un sistema integrato imperniato sulle due aziende ospedaliero-universitarie di Perugia e Terni e basato "su una corresponsabilità gestionale e anche patrimoniale". C’è poi l’elemento della formazione, con quella di base rivista e con le scuole di specializzazione che entrano in rete. Altro elemento il passaggio dai 21 dipartimenti complessivi ai 12 (oltre ai due di emergenza che rimarranno ovviamente a Perugia e Terni) che diventeranno interaziendali.
Capitolo altrettanto importante quello delle 94 strutture complesse che diventeranno 81: quasi nessuna sarà soppressa, la parola d’ordine è infatti riorganizzazione e in alcuni casi fusione.
Fin qui le linee della convenzione. Ora qualche giudizio. Vanno bene le regole, vanno bene le intese, ma quello che interessa la gente è non avere lunghe liste d'attesa, non aspettare mesi e anche anni per una visita specialistica, sapere che in ospedale ci sono specialisti di qualità, che negli ospedali umbri si sono formati poli di eccellenze. Insomma nulla da dire sulla riorganizzazione se serve per risparmiare, nulla da dire sulla riduzione dei primariati e dei reparti doppioni nel giro di pochi chilometri. Anzi questa è una buona politica sanitaria. Ma attenzione a fare speculazioni e giochetti sulla pelle, sulla salute della gente. Sarebbe veramente ignobile.

Nessun commento:

Posta un commento