sabato 21 gennaio 2012

Liberalizzazioni col fiato sospeso

Editoriale Radio Onda Libera del 20 gennaio 2012

Di liberalizzazioni se ne parla da settimane, tutti i giorni. E stamattina vedranno la luce, al termine della riunione del consiglio dei ministri. La riforma quindi è pronta. E riguarderà una serie di settori, salvo imprevisti, le tariffe, minime e massime, dei professionisti, gli interventi su farmacie, edicole e benzinai. Investirà anche banche e assicurazioni, servizi pubblici locali e tariffe autostradali, energia, gas, infrastrutture.

La finalità è nota:  dare una spallata ai privilegi consolidati e alle rendite di posizione. Il decreto, 107 pagine e 44 articoli, cercherà di arrivare al traguardo nella sua stesura originale, ma c'è un pressing forte delle lobbies, basta seguire la protesta dei tassisti, e anche dei dubbi all'interno del governo. Comunque fino a quando il provvedimento non sarà varato tutto è possibile. Del resto già l'articolo 18, sulla libertà di licenziamento, è stato accantonato, per ora.
Sulle liberalizzazioni il governo Monti si gioca tutto, a partire dalla credibilità dei cittadini che dopo la valanga di tasse ora si aspettano di vedere nuove regole che portano a qualche beneficio.
Nella relazione che accompagna il decreto la filosofia di base è chiara. Così come i benefici. Ed è scritto nero su bianco che questo sarà solo il primo di altri provvedimenti incisivi per dare una scossa al Paese, lasciare un segno. L’obiettivo, certamente ambizioso, è far ripartire la crescita, «liberando risorse, intervenendo sugli ostacoli che frenano le potenzialità di sviluppo, senza sussidi e aumenti della spesa pubblica».
Via quindi, almeno a livello metodologico e programmatico, tutte le barriere. Per aumentare la concorrenza, far scendere i prezzi, favorire l’utente-consumatore.
Perché  la derugulation porterà secondo le previsioni  benefici notevoli sulla ricchezza prodotta dal Paese con un aumento del pil, dei consumi, dell'occupazione e degli investimenti. Ma prima di commentare vale la pena attendere il provvedimento definitivo. Per sapere se le parole sono state mantenute o rimangiate. Di certo questa è un'occasione per cambiare il paese e ridare fiato all'economia.

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