mercoledì 11 gennaio 2012

Farina, un eroe di normalità

Editoriale Radio Onda Libera del 10 gennaio 2012

Simone Farina, 29 anni, giocatore del Gubbio, è sulle prime pagine di tutti i giornali del mondo. Da qualche tempo, ma ne parliamo ora perche ieri era in prima fila al gran galà del Pallone d'oro, che si è tenuto a Zurigo.
Il numero uno del calcio mondiale Blatter gli ha consegnato un gagliardetto, che ha un valore simbolicamente immenso. Il motivo del riconoscimento?
Farina ha detto no al tentativo di corruzione di un ex compagno e ha denunciato il fatto dando così via all'ultima inchiesta sul calcio scommesse.

Sul palco davanti a campioni come Pelé, Platini, Beckenbauer, Messi e Xavi, il nostro rossoblù è stato ringraziato per aver avuto il coraggio di rifiutarsi a chi voleva manipolare una partita facendo scoprire una rete criminale. Se tutti facessero così - ha detto Blatter - potremmo vedere un futuro migliore.
Nel consegnargli il gagliardetto lo ha in pratica nominato ambasciatore del fair play nel mondo.
Il biondissimo Farina era emozionato e davanti all'elite del calcio mondiale, il terzino del gubbio ha ringraziato tutti, in particolare la sua famiglia.
Fin qui il resoconto della notizia, che fa onore a un ragazzo che crede nei valori puri dello sport ma soprattutto nell'onesta. Farina ha denunciato chi voleva corromperlo, chi voleva sporcare e ha sporcato ancora una volta il mondo del pallone. E ora questo giovanotto è diventato e trattato come un eroe.
Prandelli, l'allenatore della nazionale, lo ha invitato ad ad unirsi al gruppo, i tifosi lo osannano, i commentatori lo elogiano, ora il calcio mondiale gli rende merito e onore. Tutto bene, ma una riflessione, piccola piccola, va fatta. Dopo aver premesso che apprezziamo e plaudiamo il comportamento di Farina, se fossero tutti come lui non esisterebbe di tanto in tanto lo scandalo delle scommesse e delle partite truccate, ci pare opportuno sottolineare che il giocatore del Gubbio altro non ha fatto che il suo dovere, di sportivo e di uomo. Nella nostra societa si arriva ad osannare chi rientra nella normalita, chi denuncia un reato, chi crede negli ideali della lealtà e dell'onesta. C'è qualcosa che non funziona, non gira per il verso giusto. Senza nulla togliere a Farina, un giocatore normale trattato da eroe. Ma gli eroi forse sono altri, quelli che muoiono sul lavoro e per il lavoro, quelli che strappano alla morte centinaia di vite bruciate dalla droga, quelli che assistono i malati terminali e cercano di dare una speranza a chi non ce l'ha più. Insomma Farina è un bravo ragazzo, questo sì, ma un eroe forse è troppo.

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