lunedì 25 luglio 2011

Nel nome della solidarietà

Editoriale Radio Onda Libera del 25 luglio 2011

La solidarietà è un bene, un valore primario. Che ha maggiore ragione di estrinsecarsi in una società come quella di oggi in cui a volte appaiono predominanti i sentimenti di indifferenza, egoismo.
Una manifestazione impregnata di solidarietà è quella che si è tenuta ieri a Guardea, un piccolo comune del Ternano che ha inventato una festa originale e veramente bella, dedicata agli eroi di tutti i giorni.
A quelle persone, uomini e donne, che spendono parte della loro vita ad aiutare gli altri, a sostenere chi soffre. E in un momento come questo attuale questi cittadini sono veramente degli eroi.  
Perché in silenzio, gratuitamente e generosamente, si dedicano a una giusta causa. Che sia il volontariato, che sia la difesa dei diritti delle forze dell'ordine, che sia il perorare le istanze di chi ha bisogno.
Insomma sempre dalla parte dei più deboli. Di solito questi cittadini che sono straordinari non conquistano quasi mai la ribalta, per cui è stato veramente giusto riservare loro una giornata speciale. Perchè si tratta sì di persone comuni ma nello stesso tempo speciali.
Per quello che fanno, per la generosità e la speranza che regalano agli altri. Toccanti sono state le testimonianze che si sono susseguite, commoventi perchè hanno raccontato esperienze di vita vissuta, di dolore e di altruismo.
Tra gli eroi di tutti i giorni Alma Petri, la vedova di Emanuele, il poliziotto ucciso dalle Brigate Rosse, il responsabile regionale della protezione civile Sandro Costantini e il presidente dell associazione dei mutilati e degli invalidi del lavoro dell'Umbria Alvaro Burzigotti.
Ma tanti, tantissimi sono stati coloro che hanno ricevuto dal sindaco di Guardea Gianfranco Costa il riconoscimento e sono stati inseriti in un registro ad hoc.
Il significato di questa festa è simbolico ma importante perchè ci aiuta a riconciliarci con la vita, ci testimonia che nelle nostre città, nei nostri borghi esiste gente perbene, la gente migliore. A cui tutti noi dobbiamo essere grati.
E quest’iniziativa ci fa capire anche un’altra cosa, che se si vuole si possono scrivere anche pagine di buona politica. Di quella politica al servizio degli altri, della comunità, degli interessi generali. E anche questo in un momento storico dove impera la cattiva politica, dove la classe dirigente pensa soprattutto ai propri privilegi, allora è bello sottolineare chi come un sindaco di un piccolo paese della Teverina si dà da fare per celebrare gli uomini e le donne di buona volontà.  

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