venerdì 8 luglio 2011

I saldi e i negozi sempre aperti

Editoriale Radio Onda Libera del 4 luglio 2011
Oggi parliamo di saldi, un tema caro a tutti i cittadini, a tutti noi consumatori. Sono partiti ufficialmente sabato, per la prima volta contemporaneamente in tutt'italia. Ieri moltissimi negozi hanno derogato al turno di chiusura per tentare di fare buoni affari. E a macchia di leopardo nella regione ci sono stati commenti entusiasti e nello stesso tempo prudenti. Perche' e' troppo presto per capire se i saldi suppliranno la crisi dei consumi finora registrata. Di sicuro c'è la corsa agli sconti, all'acquisto al ribasso. E questo da città di castello a Orvieto, dal lago alla valnerina. La data unica di partenza dei saldi non e' stata accolta all'unanimità, come al solito si sono fatte sentire le diversita' di vedute e anche qualche polemica.
Sullo stesso argomento, il commercio, da segnalare una novità annunciata che se approvata cambierà gli usi e i costumi delle nostre città. Allora, si tratta di una norma sperimentale inserita nella manovra economica che abolisce nei centri turistici e nelle città d'arte l'obbligo per i negozianti di chiudere la domenica, nei giorni festivi, la notte. Quindi, attenzione, nessun divieto. Chi vuole riposare sta chiuso, chi ha bisogno di soldi lavora. Insomma piena libertà di scelta.
Ovviamente tale norma ha creato il solito vespaio di polemiche, con le associazioni dei commercianti contrari e quelle turistiche a favore. Al di la delle motivazioni, che sicuramente saranno valide per entrambe le parti, resta il fatto che a mio avviso l'idea e' bella, affascinante, moderna. E' il segnale di un paese che non ha voglia di arrendersi, che vuole provarci a sconfiggere la crisi, che non si chiude a riccio, che scommette sul lavoro.
Se questa norma passera', le nostre citta' d'arte, e l'umbria ne e' piena, saranno più vive, piu' affollate.
Forse a qualcuno tornerà in mente l'atmosfera degli anni 50-60 quando dopo la guerra il paese si dava da fare nella ricostruzione.
Oppure a qualcuno farà piacere notare che nei nostri paesi ci sono gli store aperti a tutte le ore come succede in moltissime città europee.
Sicuramente i consumatori, noi cittadini, ne guadagneremo  perché avremo la possibilità di conciliare le nostre esigenze con i tempi e i ritmi della vita di oggi. 
E ci guadagnerà anche l’economia che arranca, che non riesce a trovare il passo giusto.
Per uscire dalla crisi ci vuole un po’ di coraggio e meno difese corporative. Altrimenti, le cose andranno sempre peggio.

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