Editoriale Radio Onda Libera del 26 maggio 2015
Podemos, un partito populista di sinistra, è stato la sorpresa delle elezioni in Spagna. I Podemos sono gli eredi degli indignados, scelgono le candidature e il programma attraverso la rete e in questo ricordano i grillini. Nato appena un anno e mezzo fa, si presentò alle europee conquistando quattro europarlamentari con una campagna contro la casta, contro i poteri forti della finanza e anche in questo i Podemos assomigliano al Movimento 5 Stelle.
Alle elezioni di domenica il nuovo partito ha vinto a Madrid e Barcellona e pensa alle politiche di novembre. I Podemos guardano alla Grecia, in particolare se Tsipras salverà lo Stato evitando la bancarotta e soprattutto imponendo la linea di sinistra in Europa. Questa premessa è necessaria perché si stanno studiando gli effetti di Podemos in Italia e ci sono diversi partiti e movimenti che strizzano l'occhio e vorrebbero abbracciare il modello spagnolo. Staremo a vedere.
Intanto, da noi, la campagna elettorale conta i suoi ultimi giorni con il clima che è diventato incandescente con i leader in campo. Ieri ad Assisi è arrivato Berlusconi che ha infiammato la platea del Lyrick. Domani sarà la volta del premier Renzi. Poi, finalmente, sabato silenzio e domenica il voto per rinnovare i consigli in sette regioni. Le prossime elezioni saranno importanti anche per la tenuta del governo e si sprecano i pronostici e le previsioni. Una curiosità: in questo periodo si sprecano gli annunci come la riduzione delle tasse o le infornate di migliaia di assunzioni. Siamo disincantati e anche un po' scettici, e sappiamo che quando si avvicinano le elezioni le promesse sono come parole scritte sulla sabbia. il problema sarà dopo, a urne chiuse, quando l'amnesia impazza e le promesse diventano come quelle dei marinai. Che dire? Questa non è la politica che ci piace perché non è la buona politica, questa però è purtroppo la politica degli ultimi tempi.
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