venerdì 8 maggio 2015

Habemus Italicum

Editoriale Radio Onda Libera del 5 maggio 2015

L’Italicum è legge, è il nuovo sistema elettorale. La Camera ha dato il via libera definitivo: i sì sono stati 334, i no 61, gli astenuti 4. Tutte le opposizioni, d’accordo tra loro, prima del voto hanno abbandonato l’aula di Montecitorio. Lo scrutinio è stato segreto (come richiesto da Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia), ma i voti contrari sono arrivati – da quanto si capisce – dalla minoranza Pd, da alcuni deputati del Misto, del Nuovo Centrodestra e uno da Forza Italia (contrariamente alle indicazioni del gruppo). Un applauso di pochi secondi partito dai banchi del Pd ha salutato l’approvazione della legge.
Il dato politico, al di là dei numeri, è che la legge elettorale è stata approvata con meno della maggioranza, secondo qualcuno si tratta di una vittoria di Pirro.
Ora diciamo la nostra. Allora, da anni i nostri politici parlavano e promettevano di cambiare la legge elettorale perché definita porcellum, perché permetteva di avere un Parlamento di nominati e non di eletti, perché è stata bocciata dalla Corte costituzionale. Bene, ora una nuova legge c'è. Non è il massimo, a nostro avviso, perché per esempio i capilista sono sempre un potere immenso nelle mani di chi comanda i partiti, ma qualcosa si è fatto. Ancora un esempio, la chiarezza di chi governa che è assicurata ai cittadini fin dalla sera dello spoglio. insomma uno straccio di riforma è stata portata a casa e questo è un risultato. E come sempre capita in politica sono tutti contenti. Ovviamente Renzi e compagnia perché contro tutti i pronostici e le insidie e anche i voltafaccia hanno approvato la legge, le opposizioni perché sono uscite dall'aula e hanno avuto la visibilità di nemici del governo, i dissidenti del Pd perché come ha detto Bersani il dissenso è aumentato.
Due altre considerazioni nella lettura del significato politico di questo voto. Perfino un partito come Scelta Civica, che secondo tutti i sondaggi è ridotto quasi al lumicino, rivendica di essere indispensabile in Parlamento. Non ci sono parole. Poi a Forza Italia va la medaglia dell'incoerenza perché quando era in piedi il patto del Nazareno la legge elettorale era bella e buona, mentre dopo lo strappo sul Quirinale, quel testo condiviso e concordato era da bocciare. Questi i misteri della politica.
Ora dopo l'approvazione la parola passa al capo dello Stato per la promulgazione, poi inizierà la stagione dei ricorsi e dei referendum.


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