venerdì 22 maggio 2015

Coerenza non fa rima con vitalizi

Editoriale Radio Onda Libera del 20 maggio 2015

Parliamo ancora di pensioni e soprattutto di vitalizi. Perché, testuali parole del premier Renzi, "questa storia dei vitalizi è insopportabile". Beh che lo dica anche il presidente del consiglio ci conforta. Significa che anche per lui è scandaloso che si pagano vitalizi, una sorta di compenso mensile, spropositati e a vita a chi ha versato dieci e ne incassa cento, mille e anche diecimila. I beneficiati ovviamente sono i politici, sono coloro che hanno versato durante i mandati da parlamentari dei contributi e ora vivono alla grande con quello che lo Stato gli restituisce come vitalizio appunto.Allora, dicevamo che anche Renzi la considera una battaglia sacrosanta, quella contro i vitalizi, e ha fatto l'esempio inaccettabile del parlamentare che è stato pure consigliere regionale, che di vitalizi ne prende tre. Poi il premier ha sottolineato che lui il vitalizio non ce l'ha e quelli che stanno con lui neppure, quelli di prima se ne sono andati con uno, due e anche tre vitalizi.
Intanto ricordiamo a Renzi che l'abolizione del vitalizio l'ha decisa e fatta il governo Monti. Poi a proposito dei sacrifici in più, bene l'invito ai politici a stare più attenti alle spese. Ma anche lui si deve ricordare che deve spendere di meno, perché il debito pubblico aumenta di mese in mese.
Chiudiamo con le pensioni e la sentenza della Consulta che obbliga lo Stato a ridare quanto tolto, o meglio non dato, ai pensionati. Ricordiamo a chi oggi promette di restituire il maltolto, e ci mancherebbe pure aggiungiamo noi, che quella legge oggi impugnata dalla Consulta è stata votata da parecchi di loro, di parecchi di loro che oggi gridano allo scandalo. Della serie la coerenza va a farsi benedire. Questi signori si dovrebbero ricordare che la gente non ha la memoria corta, non soffre di amnesia.



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