domenica 4 gennaio 2015

Tentativo di accordo
sotto il monte Ingino

Il punto del direttore del 4 gennaio 2015

L’anno appena cominciato si porta dietro, com’è naturale che sia, le questioni, i timori e le speranze del 2014. L’anno si è chiuso con la politica incartata su se stessa per quanto riguarda la nuova legge elettorale diventata oramai una barzelletta, con il centrosinistra sempre più governato dal Pd e i partner della coalizione ridotti a meno dei nani nella favola di Biancaneve, e con il centrodestra alla ricerca dell’unità e soprattutto di un candidato a presidente da presentare alle regionali.
E poi c’è lui, Claudio Ricci, che da mesi impazza in una campagna elettorale a sua immagine e somiglianza, tra una valanga di email e un presenzialismo sfrenato. Infine ci sono i grillini, che in linea con la loro storia, stanno scegliendo on line i candidati a consigliere per poi procedere a individuare il candidato
a presidente.
Per il resto, l’ottimismo della Confindustria, che vede la luce in fondo al tunnel (l’augurio è che la vista sia buona), fa da contraltare all’emergenza lavoro e quindi alle oltre 160 vertenze di aziende in crisi.
Ma andiamo per ordine. La legge elettorale appassiona molto gli addetti ai lavori, poco la gente comune, ma bisogna parlarne perché tra cinque mesi si andrà al voto e sarebbe sacrosanto andarci con nuove regole, il più possibile condivise da tutte, o quasi tutte, le forze politiche.
Invece constatiamo che da qualche mese i partiti, in particolare quelli di maggioranza, stanno dando un pessimo esempio, rimediando brutte figure su brutte figure, compresi termini non rispettati e sospetti di illegittimità costituzionale.
L’ultima novità viene fornita direttamente dalla conferenza di fine anno dell’assemblea di palazzo Cesaroni nel corso della quale viene fatta un'altra promessa, e cioè che la legge elettorale sarà approvata entro il 14 febbraio, in omaggio a San Valentino. Pare che il vizio dell’annuncite abbia contagiato anche i politici di casa nostra.
E questo non è bello, anzi è bruttissimo pensando che gli stessi sono già in movimento per la campagna elettorale con megacene in giro per l’Umbria.
A proposito di cucina, prima di Natale per scambiarsi gli auguri ma soprattutto per siglare un patto di ferro (e tagliatelle), tutto il gruppo consiliare del Pd si è ritrovato a cena a casa della presidente in un’atmosfera festaiola e goliardica ma utile per suggellare lo slogan “tutti per una, una per tutti”. Speriamo, per loro, che l’accordo del panettone regga, per saggiarne la tenuta basta fissarne una verifica a breve, magari con la colomba pasquale.
Il centrodestra invece procede, al contrario degli avversari, in perfetto ordine sparso. Forza Italia si è guardata attorno cercando il nome giusto da anteporre a Ricci e sfidare la presidente uscente Catiuscia Marini. Sono stati sondati, anche con puntatine ad Arcore, il sindaco di Montefalco Donatella Tesei e un imprenditore del tessile, ma entrambi avrebbero declinato l’invito.
Così è rimasto intatto il dilemma: appoggiare Ricci oppure no, cercando magari di “ucciderlo” politicamente parlando?
A favore della prima tesi c’è una notizia, tenuta accuratamente riservata, e cioè che subito dopo l’Epifania in quel di Gubbio si svolgerà un incontro per tentare di stringere un accordo con il sindaco di Assisi.
L’intento è far sì che il centrodestra si presenti all’appuntamento di maggio unito e compatto. Perché Ricci caparbiamente va avanti sulla sua strada, l’unica certezza è che lui si candiderà a prescindere da chi ci sarà al suo fianco.
Quindi, avranno pensato quelli di Forza Italia e anche quelli dei Fratelli d’Italia che non vedevano di buon occhio la
sua candidatura, tanto vale provare a farci i conti con Ricci per un accordo che sia soddisfacente per tutti nell’auspicio però che la parola sia mantenuta e che qualcuno non faccia il furbo.
Certo, se chi si sta adoperando per cucire la tela ci riuscirà e porterà a casa il risultato sicuramente, come sempre accade in politica, passerà all’incasso. Staremo a vedere.
Di sicuro dalle parti del centrodestra c’è molto più movimento rispetto al centrosinistra. Questo per la candidatura a presidente, figuriamoci per i nomi degli aspiranti consiglieri.
anna.mossuto@gruppocorriere.it
www.annamossuto.it

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