sabato 17 gennaio 2015

Solo il debito cresce in Italia

Editoriale Radio Onda Libera del 16 gennaio 2015

Oggi parliamo di economia perché il debito pubblico, a novembre 2014, è salito a 2.160 miliardi. Da gennaio 90,3 miliardi in più. Una notizia che dovrebbe spaventare e preoccupare nello stesso tempo. L’incremento, ha spiegato il Bollettino statistico di Bankitalia, riflette il fabbisogno delle amministrazioni pubbliche (5,4 miliardi), in parte compensato dalla diminuzione delle disponibilità liquide del Tesoro (3,2 miliardi). Il debito dello Stato è aumentato di 2 miliardi, quello delle amministrazioni locali di 600 milioni.
Allargando lo sguardo ai primi undici mesi del 2014, il debito pubblico è aumentato di 90,3 miliardi, soprattutto in seguito all’aumento del fabbisogno delle amministrazioni pubbliche (69,8 miliardi) e, in misura minore, per l’aumento delle disponibilità liquide del Tesoro (28,6 miliardi). Sul fabbisogno dei primi undici mesi ha inciso per 4,7 miliardi (12,4 miliardi nel corrispondente periodo del 2013) il sostegno finanziario ai Paesi dell’area dell’euro.
Fin qui le notizie tecniche a cui per la verità i giornali e le televisioni hanno dato poco risalto. E invece noi vogliamo soffermarci con qualche considerazione. Perché la riduzione della spesa pubblica sarebbe il primo intervento da fare da parte di chi governa: tagliare il numero dei parlamentari, tagliare le indennità, i super stipendi e le super pensioni, tagliare le auto blu, tagliare i costi di uffici e di rimborsi, tagliare gli enti inutili e i super carrozzoni, e via dicendo.

Per la verità durante le campagne elettorali le promesse sono sempre tante in questo senso e pronunciate da tutti i politici di tutti i partiti, ma poi alla prova dei fatti cioè quando si è al governo la politica non muove un passo, non realizza un provvedimento finalizzato a diminuire la spesa pubblica. Che continua al contrario a gonfiarsi, a mostrare cifre incredibili. Se l'Italia fosse un'azienda sarebbe già fallita. Speriamo che non sia questa la fine.

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