giovedì 8 gennaio 2015

Le leggi strane sono tutte orfane

Editoriale Radio Onda Libera del 7 gennaio 2015

In politica capitano dei fatti strani, che alcune leggi sono orfane, non hanno padre e madre. E si tratta di quelle norme che innescano polemiche o meglio polveroni perché favoriscono questo o quel gruppo di potere, questa o quella persona come è accaduto per la cosiddetta salva Berlusconi che lo avrebbe in un certo senso graziato della condanna per frode fiscale.
Allora, l'ennesima trovata di Renzi è sospetta quanto la mano che ha scritto la norma, mano che ricordiamolo è ancora senza nome. Il premier ha deciso che di questo provvedimento sul fisco, confezionato di fretta e furia e portato in consiglio dei ministri la vigilia di Natale, se ne riparlerà il 20 febbraio, cioè dopo l'elezione del nuovo presidente della Repubblica. Soprattutto per evitare polemiche e strumentalizzazioni.
Ma proprio la decisione di rinviare il decreto, unita a una scarsissima trasparenza in merito, dà adito a un'interpretazione e cioè che sia stato tentato uno scambio per così dire inconfessabile tra i voti berlusconiani per il Quirinale e codicilli a favore dell'ex Cavaliere. E proprio perché non c'è' stato alcun chiarimento e giustificazione accettabile questo pasticciaccio a forma di inciucio rischia di avere riflessi negativi sull'elezione del successore di Napolitano.
E' vero che con coraggio Renzi ha cercato di stoppare le polemiche attribuendosi la responsabilità del provvedimento, ma ha anche coperto l'identità dell'autore materiale della norma. Se l'operazione fosse andata in porto, Renzi avrebbe rianimato i berlusconiani e menomato la minoranza del suo partito. Questo il primo risultato. Poi c'è qualcuno che sostiene che forse è stato fatto questo pasticcio per far fuori dalla corsa per il Quirinale il ministro dell'economia Padoan.
Comunque la verità è che il patto del Nazareno tra Renzi e Berlusconi è meno forte. E questo si vedrà già nelle prossime ore quando in parlamento arriverà la riforma elettorale.


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