martedì 6 gennaio 2015

Agli italiani non servono inciuci

Editoriale Radio Onda Libera del 6 gennaio 2015

Tiene banco la polemica sulla norma soprannominata "salva-Berlusconi", inserita nella nuova legge sul fisco, che avrebbe di fatto cancellato la condanna del leader di Forza Italia per frode fiscale. Abbiamo aspettato prima di parlarne per vedere che verso prendeva la discussione, tra chi accusava Renzi di aver voluto inserire quella norma per fare un favore al Cavaliere e chi propendeva per un errore, una disattenzione. Tra chi ci vedeva uno scambio nel nome del patto del Nazzareno e chi invece sosteneva la leggerezza di qualcuno che non ha letto bene le carte.
Alla fine, viste le tante richieste arrivate pure dal suo partito di conoscere il nome del responsabile, Renzi anche per stoppare le critiche si è assunto tutte le colpe confessando di essere stato lui ad aver fatto inserire la norma nel provvedimento approvato la vigilia di Natale.
Quel che era emerso da subito, confermato da più fonti, è che le modifiche sono state inserite negli uffici della Presidenza del Consiglio, e non in quelli del ministero dell’Economia, responsabile di una prima stesura dove la salva-Berlusconi e altre norme pro-evasori non figuravano.
Ora alla luce degli ultimi sviluppi, siamo in grado di dare un giudizio sulla vicenda. Allora, nel merito ci sembra un fatto grave che si introduca quasi di soppiatto una norma per salvare o riabilitare chi è stato condannato in maniera definitiva per frode fiscale. Ci sembra grave aver tentato l'operazione alla vigilia di Natale quando la gente è distratta e magari pensa allo shopping e al cenone e non certo ai provvedimenti del governo. Questo se pensato e fatto in malafede ci sembra ancora più grave. Ma se si fosse trattato di un errore o anche di una leggerezza, quindi non in malafede, la cosa ci sembra altrettanto grave. Perché un governo non può farsi scrivere le norme da tecnici e non controllarle. Perché il governo non può governare in questo modo. Insomma in entrambi i casi il fatto accaduto è grave e il nome giusto è inciucio. E una volta tanto ci piacerebbe che chi ha sbagliato pagasse. Ma purtroppo in politica non funziona così.


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