martedì 13 maggio 2014

Meno chiacchiere contro la corruzione

Editoriale Radio Onda Libera del 12 maggio 2014

Parliamo di corruzione perché il presidente del Consiglio Renzi sta pensando di affidare a Raffaele Cantone, magistrato anti camorra, la supervisione dei lavori di Expo 2015. Così il premier, dopo la bufera dell’inchiesta sulla “cupola” dell’Expo e i gravi episodi di corruzione emersi negli ultimi giorni, intende “blindare” i lavori affiancando ai tecnici dell’Expo e al suo commissario unico, Giuseppe Sala, una task force ad hoc. Formata non da “tecnici” in senso stretto ma da avvocati, magistrati contabili ed esperti di contratti. Coordinati – se accetterà il compito – da Cantone.


Insomma per questa esposizione mondiale, sporcata dagli arresti, si sta cercando di correre ai ripari perché se ci sono problemi con la giustizia si devono fermare i responsabili e non una grande opera come l'Expo.
Ovviamente in questi giorni si sono susseguite dichiarazioni e dichiarazioni sulla necessità di fermare la corruzione, su come fermarla. C'è anche chi propone una mobilitazione del Parlamento per legiferare nuove norme al fine di scongiurare un'altra Tangentopoli. Ma su questo vogliamo dire la nostra. Va bene pensare a nuove regole, va bene sanzionare con pene più severe chi intasca tangenti, quello che non va bene è che si chiacchiera tanto e si fa poco. A questo la classe politica ci ha ormai abituato. E quando ricompaiono le manette, come vent'anni fa, ecco il solito fiume di parole proprio dalla bocca di quei politici che avrebbero dovuto fare e non chiacchierare.
E dentro i partiti è cominciata la corsa a prendere le distanze dai soggetti coinvolti, che - ricordiamolo - appartengono a destra e sinistra. Sembra veramente l'ennesimo siparietto di questo teatrino della politica di casa nostra. Ma a differenza di vent'anni fa la gente è più indignata e anche più incazzata. E forse se ne ricorderà quando dovrà scegliere da chi farsi rappresentare.


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