giovedì 22 maggio 2014

Alta tensione in vista del "derby"

Editoriale Radio Onda Libera del 21 maggio 2014

La campagna elettorale si è infuocata. Volano gli insulti tra i leader della politica italiana, insulti pesanti, pesantissimi. E tutto ruota attorno al significato di questo voto, in particolare se il voto europeo avrà ripercussioni sul governo. Ormai, da come si sono messe le cose, pare proprio così. E il premier Renzi sta battendo l'Italia in lungo e in largo per dire che non si tratta di un test su Palazzo Chigi e soprattutto per intercettare i delusi del Movimento 5Stelle. E sì perché il derby, per usare un eufemismo calcistico, domenica si giocherà proprio tra democratici e pentastellati.
L'interlocutore di Renzi è sempre Grillo che da giorni va ripetendo come un mantra che sta venendo giù tutto, che Il Parlamento e il Quirinale non hanno più una base, sono delegittimati. Il movimento vincerà le europee e in forma pacifica chiederà a Renzi e Napolitano di dimettersi. Ovviamente nello scontro si inserisce anche Berlusconi che alza il tono e non risparmia insulti e offese ai competitor, in particolare a Grillo definendolo addirittura assassino.
A quatto giorni dal voto la battaglia continua tra i tre protagonisti del voto europeo. In un continuo botta e risposta, in un continuo attacco con linguaggio violento.
Sono più o meno sullo stesso piano, chi più chi meno non lesina bombe verbali agli avversari. E vero che il momento è delicato, è vero che la crisi provoca sofferenze e sconforto, è vero che il voto di domenica non è isolato dal contesto nazionale, ma è altrettanto vero che questo spettacolo su tutte le reti televisive, sulle pagine dei giornali, non aiuta i cittadini a scegliere, non sprona i cittadini ad andare a votare. Infatti il pericolo serio di questo voto è che la gente sia così delusa e disgustata da disertare le urne.


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