Editoriale Radio Onda Libera del 20 maggio 2014
Lo show di Grillo davanti alle telecamere. Torna in Rai da Vespa dopo 21 anni ed esordisce dicendo che il Movimento 5 Stelle rappresenta la rabbia buona di questo Paese. E' una scelta politica la sua, quella di dire in tv quello che pensa dei partiti, destra e sinistra si sono spartiti l'Italia, e ne ha per tutti. Ha sottolineato più volte che quello del 25 maggio è un voto politico. O noi o loro, gli onesti contro i disonesti. Bisogna scegliere tra chi da 20 dice le stesse cose e non le fa e chi propone di rovesciare tutto, cambiare tutto.
Nessuna parolaccia, ma sempre un tono da piazza ha usato il leader dei grillini che ha urlato di voler mandare a casa tutti i politici ma prima bisogna verificare se hanno rubato qualcosa. Grillo ha anche provato a spiegare la sua rabbia che in questi due-tre anni è stata quella che ha portato il Movimento 5 Stelle a essere il primo partito del Paese. ”E’ vero, sono arrabbiato, a volte esagero ma è una rabbia che ha unito in un bel sogno 10 milioni di italiani, non siamo andati in giro a far a botte con la polizia o a sfasciare le vetrine". ”La mia rabbia è una rabbia buona: questo non è un partito, è un sogno, è un piano B”.
L’intervista di Vespa a Grillo è insieme “storica” e sui generis. Intanto per il ritorno in Rai da dove Grillo era uscito nel 1993 da comico e monologhista e dov’è rientrato come leader politico e quasi-monologhista. Ma soprattutto perché il leader dei 5 Stelle si concede questa volta proprio al programma diventato negli anni il simbolo del dialogo perpetuo tra centrodestra e centrosinistra, dell’immagine del “tutti amici”, dell’inciucio.
Ora al di là dello show, il giudizio sulla puntata di ieri è positivo perché finalmente il capo di un partito entra nelle case degli italiani e non solo nelle piazze e nella rete. Nel merito Grillo non ha detto niente di diverso da quello che va dicendo da qualche tempo, che i partiti che hanno governato fino a ora hanno rovinato l'Italia e devono dare a casa. E dà appuntamento al 23 a piazza san Giovanni per il comizio finale in attesa del 26 quando poi si faranno i conti.
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