Editoriale Radio Onda Libera del 19 maggio 2014
Parliamo di elezioni perché domenica prossima si vota per le europee e per amministrative. Un appuntamento importante non solo perché si rinnovano i rappresentanti ma perché ha un valore per la politica italiana. Lo scontro è a due con un terzo a fare da spettatore. E' una campagna elettorale aperta, soprattutto in questi ultimi giorni.
Beppe Grillo con le sue parole ben caricate e i suoi comizi seguiti da folle oceaniche. Casaleggio, l'altro leader dei grillini, è andato in tv: “Prima o poi M5S dovrà fare a meno di me e Grillo. Ma ora è presto”. Il cofondatore del Movimento 5 Stelle ha parlato per la prima volta in televisione su Rai3 e ha parlato del futuro del progetto politico, assicurando di non avere dubbi sulla vittoria alle europee: "In quel caso chiederemo le dimissioni di Napolitano e il voto subito".
Matteo Renzi, anche lui davanti alle telecamere, ha invitato i cittadini a non mandare i buffoni in Europa, snocciolando i provvedimenti che ha realizzato in questi 80 giorni di governo, compreso il bonus di 80 euro ai meno abbienti.
Un duello diventato sempre più acceso e sempre più “esclusivo”, soprattutto a danno di Silvio Berlusconi che ormai pare faticare troppo per far parlare di sé.
L'incubo dentro il Pd si chiama sorpasso. Alcuni ricordano tutte le volte che i sondaggi non hanno colto la volontà reale del Paese e non hanno immaginato come la partita sarebbe andata a finire. Dalle elezioni del 2006 con la vittoria striminzita di Prodi a quelle di un anno fa con Bersani che si ritrovò con una vittoria di cartapesta. Forza Italia dilaniata dalle lotte interne con il capo appannato non riesce a emergere, il miracolo dell'ex Cavaliere di un anno fa appare improbabile se non impossibile. Poi c'è l’astensionismo il nemico pubblico numero uno. Insomma siamo alla fase finale, gli ultimi giorni di campagna elettorale. E domenica sapremo come cambierà il quadro politico. Perché cambierà. Questa è l'unica certezza.
Nessun commento:
Posta un commento