Tutto come previsto, il governo Renzi ha incassato la
fiducia anche alla Camera con 378 sì, un voto in meno rispetto a quelli
ottenuti da Enrico Letta. I voti contrari sono stati 220. In totale i deputati
presenti sono stati 599, uno solo si è astenuto. Nessun applauso si è levato
dall'Aula dopo che la vicepresidente Marina Sereni ha proclamato il risultato
della votazione.
Un esito scontato, al termine di una lunga discussione
parlamentare nella quale si sono registrati alcuni fatti degni di nota: il ritorno
in Aula dell'x segretario Bersani, acccolto da lunghi applausi e
dall'abbraccio fraterno di Enrico Letta. L'apertura di Forza Italia sulle
riforme. E lo scontro feroce con il Movimento 5 Stelle: Roberta Lombardi ha
querelato la presidente della Camera, Laura Boldrini. Anche i malpancisti del Partito democratico, pur votando
compatti la fiducia, si sono fatti sentire. Dall'ex viceministro Fassina a
Pippo Civati.Oggi il premier sarà a Treviso per incontrare sindaci, lavoratori, imprenditori e insegnanti. E sempre oggi dovrebbe essere completata la squadra di governo con la nomina di sottosegretari e viceministri. Ma già da oggi la squadra di Renzi deve cominciare a lavorare, una volta sbrigate tutte le formalità di rito, tra insediamenti e voti di fiducia.
Il Paese si aspetta tanto da questo governo visto quasi
come un'ultima spiaggia, un'ultima occasione per risollevare la testa. Certo, la
missione è di quelle difficili, ma o si fa veramente qualcosa, a parte le
chiacchiere, oppure la situazione diventerà sempre più pesante. Più
impantanata. Ora non ci sono più alibi per nessuno, neppure per Renzi, su cui
sono riposte le tantissime aspettative dei cittadini. Detto questo, cerchiamo
di leggere dietro le quinte a quelli sono gli interessi dei partiti. I critici
del Pd storcendo il naso hanno votato la fiducia ma con distinguo e senza
deleghe in bianco e lo aspettano al varco, alle cose da fare. Non hanno ancora
digerito la presa del potere in modo così feroce scalzando Letta senza passare
per le urne. Forza italia che sta sempre all'opposizione guarda Renzi con
attenzione perché l'obiettivo non dichiarato di Berlusconi potrebbe essere
quello di approvare la legge elettorale e andare al voto.
Comunque, al di là dei retroscena va detto che da oggi il
Paese s'aspetta solo una cosa, di essere governato e basta.
Nessun commento:
Posta un commento