martedì 25 febbraio 2014

Gualtiero Bassetti cardinale:
artigiano della pace e della fratellanza

Il punto del direttore del 23 febbraio 2014

Nella vita si provano tante emozioni, alcune profonde e intense, altre leggere e quasi istantanee. L’emozione di assistere al Concistoro è della prima specie, fortissima, come quando succede un fatto che ti toglie il respiro, ti fa capire che quello che senti e vedi è qualcosa di straordinariamente importante, di immensamente grande. Ecco, seguire la cerimonia del Papa che crea i suoi cardinali è già di per sé un evento di massima spiritualità. Assistere alla creazione di un cardinale che è il tuo pastore è qualcosa che ti tocca da vicino, ti accarezza il cuore.
Ma per Perugia e per l’Umbria monsignor Gualtiero Bassetti che diventa cardinale è un fatto storico, tanto più bello quanto inaspettato e non contemplabile per le dimensioni dell’arcidiocesi che da oltre un secolo e mezzo non veniva gratificata da una porpora cardinalizia. Ieri mattina nella Basilica di San Pietro durante la commovente cerimonia celebrata in latino la nostra terra, rappresentata da migliaia di fedeli, era orgogliosa di esserci perché Papa Francesco, venuto dalla fine del mondo, ha scelto quest’uomo di provincia, di umili origini, che si è sempre distinto in tutte le sedi e in tutti i contesti per la semplicità e la mitezza oltre che per una sapienza teologica. Un uomo che ha fatto dell’evangelizzazione il suo cammino, della parola di Dio la sua bussola, della fede il suo sostegno. Ma è soprattutto un pastore che accoglie i suoi fedeli come un padre di famiglia, che ha conforto per tutti i fedeli ma una predilezione per i poveri e gli ultimi, i deboli e i disadattati. Lo zucchetto, la berretta e l’anello sono un riconoscimento per le qualità di questo vescovo ma da ieri Perugia e l’Umbria non sono più le stesse, non possono essere più le stesse. Perché il cardinale Bassetti rappresenta una speranza per tutti noi, la speranza che questo fazzoletto di terra possa rialzarsi dalla crisi che lo sta mortificando e possa pesare di più, e in maniera diversa, nel mondo ecclesiastico. Il Papa ha detto rivolgendosi ai neo cardinali che la Chiesa ha bisogno del loro coraggio, della loro testimonianza, della loro preghiera e della loro compassione. Siamo sicuri che Bassetti accoglierà in toto l’invito di Francesco e anche se è salito di un gradino nella gerarchia religiosa non si monterà la testa e non cambierà. Lui resterà quello di sempre, un vero artigiano della pace e della fratellanza.
anna.mossuto@gruppocorriere.it
www.annamossuto.it

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