lunedì 30 dicembre 2013

Sono italiani i "Paperoni" di Stato

Editoriale Radio Onda Libera del 27 dicembre 2013

Tra mille proroghe e decreto salva Roma, la politica italiana fa come il gambero. Un passo avanti e due indietro. E nel frattempo, ogni tanto si fanno delle scoperte incredibili. Tipo il numero e i compensi dei dirigenti ministeriali che in Italia sono in una quantità impressionante e soprattutto con stipendi da favola. Assodate le difficoltà di conoscere nei dettagli la retribuzione di un dirigente ministeriale, il confronto con una democrazia efficiente può essere utile. I dirigenti di vertice italiani sono pagati molto di più di quelli britannici e sono più numerosi. Una differenza indifendibile, insostenibile.

La spesa per gli organi legislativi è di alto valore simbolico, ma è una piccola, per modo di dire, parte della spesa pubblica. Quella più importante è la remunerazione dei dipendenti dello Stato. Il sito www.lavoce.info ha confrontato i compensi dei dirigenti senior di quattro ministeri italiani: quelli degli Esteri, dell’ Economia, delle Politiche agricole e della Salute, con i loro omologhi britannici.
In entrambi i Paesi la remunerazione include la parte variabile ed eventuali bonus e premi di produttività. Il risultato? Una differenza tra il 50 e l’80 per cento. Mica bruscolini. Inutile addentrarsi nelle cifre, la comparazione perfettamente identica tra le posizioni di vertice in Italia e in Gran Bretagna porta a una conclusione per certi versi inspiegabile. Le figure apicali di strutture complesse svolgono le stesse funzioni, di apparato e di burocrazia, quindi vanno bene delle diversità di stipendi ma differenze abissali sono incomprensibili.
La conclusione è chiarissima: i dirigenti di vertice italiani sono troppi, e iperpagati. Non esiste alcuna giustificazione per remunerazioni così alte. Semmai, sarebbe comprensibile l'opposto. Perché il costo della vita è molto più alto a Londra che a Roma.
Qualcosa andrebbe fatto, e anche presto. Non basta bloccare l’adeguamento all'inflazione o altri palliativi del genere. Anche se c'è da dire che la corte costituzionale, che potrebbe dire qualcosa, si trova in evidente stato di conflitto di interessi in materia di stipendi d'oro. Ma qualcosa andrebbe fatto per un motivo economico, politico e soprattutto morale. Non ci sono soldi per investire, per ridurre le tasse, per assicurare i servizi sociali e spingere la cultura, ma i soldi si trovano per super stipendi. La politica potrebbe dare il buon esempio, rinunciando alle laute indennità. Fino a oggi solo i grillini hanno restituito qualcosa. Poi sempre la politica potrebbe diminuire i compensi dei manager dello Stato. Insomma si potrebbe fare tanto, ma purtroppo il timore è che la politica anche stavolta faccia orecchie da mercante.

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