Editoriale Radio Onda Libera del 13 dicembre 2013
Papa Bergoglio è stato nominato personaggio dell'anno conquistandosi la
copertina della prestigiosa rivista Time. Eh si perché il pontefice con i
suoi modi e le sue parole sta rivoluzionando la Chiesa, sta rafforzando la fede
nei credenti e sta guadagnando l'ammirazione dei laici. Incarna
l'esempio del pastore di anime, di chi come Francesco da cui ha preso il nome
predica l'umiltà e la povertà. Non poteva esserci riconoscimento più azzeccato e
non poteva esserci personaggio migliore a cui assegnarlo.
Questo Papa
venuto dalla fine del mondo non è avvezzo alle mondanità o alle lezioni
accademiche, preferisce esprimersi con semplicità ma le sue prediche sono
efficaci e arrivano dritte al cuore e alla mente della gente. L'ultimo
discorso lo ha centrato sulla redistribuzione delle ricchezze, sulla condanna
della tratta degli esseri umani, sulla lotta alla corruzione e alle mafie,
sull'affermazione della pace in tutto il mondo.
Ha anche detto che è
necessario che in questa situazione la politica agisca "in modo trasparente e
responsabile" per favorire una "fraternità" che generi "pace sociale", creando
"un equilibrio fra libertà e giustizia, fra responsabilità personale e
solidarietà, fra bene dei singoli e bene comune". E poi l'affondo in
merito al disagio sociale di questi giorni: "I cittadini devono sentirsi
rappresentati dai poteri pubblici nel rispetto della loro libertà. Invece,
spesso, tra cittadino e istituzioni, si incuneano interessi di parte che
deformano una tale relazione, propiziando la creazione di un clima perenne di
conflitto".
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