lunedì 30 dicembre 2013

Letta e il governo delle cose da fare

Editoriale Radio Onda Libera del 24 dicembre 2013

Il Natale non porta l'ottimismo e nemmeno il buonumore. La fiducia dei consumatori a dicembre torna a scendere, dopo il rialzo del mese scorso l'indice diminuisce passando a 96,2 da 98,2. Lo rileva l'Istat, registrando il valore più basso da giugno. L'Istituto spiega come sul calo pesi il peggioramento dei giudizi e delle attese sulla situazione economica della famiglia. Invece risultano in controtendenza, ovvero in miglioramento, le aspettative sull'economia dell'Italia e sulla disoccupazione.
A proposito, due parole sulla conferenza di fine anno del premier Letta che ha fatto il punto sull'attività del suo governo e ha parlato delle cose da fare. "Il 2013 sarà ricordato come l’anno della svolta generazionale: si è affermata una generazione di quarantenni senza alcun precedente nella storia repubblicana, se non nell’immediato dopoguerra. Ebbene non possiamo fallire", ha detto Letta. Dimenticandosi di aggiungere che è stato il presidente della Repubblica a stendere il tappeto a questi quarantenni.
Poi giù l'elenco della spesa e le promesse. Taglieremo le tasse sulla casa, cambieremo la legge sulle slot machine (ma è stata fatta adesso da questa maggioranza), modificheremo la legge sull'immigrazione e faremo quella sulla cittadinanza degli stranieri. Poi penseremo anche all'amnistia e all'indulto. La super notizia è stata l'annuncio di voler fare la nuova legge elettorale prima delle europee. Ma c'è stato spazio anche per un po' di populismo, anzi per una chicca vera e propria, come il taglio dei parlamentari e dei costi della politica.
Ora si può dire tutto di questo governo, che sono giovani e intraprendenti, tranne che abbiano fatto molto. Anzi il bilancio è veramente scarso. Infatti Letta ha dovuto spostare l'attenzione non sulle cose che sono state compiute, in quel caso la conferenza sarebbe durata tre minuti, ma su quello che vorrà fare. E qui sta il punto. Meglio tenere in piedi un governo che vivacchia o andare al voto in cerca di una stabilità di cui questo Paese ha bisogno come il pane? Con questo interrogativo chiudiamo oggi Mille Parole e auguriamo a tutti di trascorrere un sereno Natale. Auguri di cuore a tutti coloro che sono in ascolto di Radio Onda Libera.

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