martedì 5 novembre 2013

Parere sospeso sulla Cancellieri

Editoriale Radio Onda Libera del 4 novembre 2013

Il caso Cancellieri tiene banco e infiamma i partiti. Tutto è partito da una telefonata nel corso della quale il ministro ha assicurato il suo impegno per controllare le condizioni di una detenuta famosa, Giulia Ligresti, figlia di un amico di famiglia. Ovviamente è esplosa la polemica, con fiumi di dichiarazioni e prese di posizione. La novità di oggi è che il governo Letta ha blindato il ministro di Giustizia, non vuole che si dimetta. E si opporrà alla mozione di sfiducia presentata dai grillini.

Eppure nella maggioranza l'agitazione è tanta. Soprattutto dentro il Pd. Che sta vivendo con estremo imbarazzo la vicenda. Anzi, molti dei Democratici parlano esplicitamente di dimissioni. E qualcuno inizia far girare una parola considerata non gradita ai vertici dell'esecutivo: "Rimpasto". Per il presidente del consiglio non è all'ordine del giorno. Però sa bene che la situazione può precipitare. Soprattutto se il Guardasigilli non dovesse reggere gli attacchi.
Anche perché il capo del governo teme che questo caso possa essere utilizzato da chi punta alla crisi. La miscela è esplosiva: la sfiducia alla Cancellieri, la legge di stabilità e decadenza da senatore di Berlusconi. Comunque domani pomeriggio il ministro guardasigilli riferirà al Senato, lì si discolperà e cercherà di far capire le sue ragioni. Poi andrà alla Camera a fare lo stesso discorso. Con la mozione di sfiducia che aleggia.
Il nostro giudizio su questo caso non è netto. Da un lato sembra che il ministro si sia messa a disposizione del potente di turno non solo a parole, che il ministro abbia usato due pesi e due misure, ma dall'altro va verificato quello che lo stesso ministro sta dicendo in queste ore e cioè che non è il primo intervento umanitario che ha fatto, che ha segnalato decine e decine di situazioni relative a condizioni critiche di detenuti nelle carceri italiane.
Quindi il parere è sospeso fino a quando la Cancellieri non argomenterà la sua difesa. Una sola postilla: non facciamo paragoni con altre telefonate. Sarebbe pretestuoso e anche ridicolo.

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