Editoriale Radio Onda Libera del 30 settembre 2013
Un fine settimana incredibile. Ci eravamo lasciati venerdì con la minaccia di
dimissioni di massa dei parlamentari del Pdl sul tema della giustizia in vista
del voto del 4 della giunta del Senato sulla decadenza di Berlusconi da
parlamentare dopo la condanna definitiva per frode fiscale. La situazione ha
avuto un'accelerata sabato con l'ordine di Berlusconi ai suoi ministri di
lasciare il governo. Una decisione che si è tradotta in una vera e propria
crisi. Con tutte le conseguenze che vedremo in questi giorni.
Ma cosa
succederà? Allora il presidente del consiglio Letta d'intesa con il Capo dello
Stato hanno deciso la strada da seguire, vale a dire portare la crisi in
Parlamento e verificare se c'è o meno la fiducia. Ciò avverrà mercoledì.
Ma al di là dell'iter, va sottolineato un aspetto importante e che sta
accadendo dentro il centrodestra. O meglio dentro il Pdl o Forza Italia che dir
si voglia. E' la prima volta che un gruppo di dirigenti del partito di
Berlusconi mette in discussione il proprio leader, è la prima volta che
esponenti di primo piano criticano le scelte calate dall'alto.
L'ordine
di far dimettere i ministri e quindi staccare la spina al governo non è andata
giù ad Alfano, a Quagliarello, a Lorenzin, a Lupi, a Cicchitto. Che non ci hanno
pensato due volte a criticare la linea dei falchi, di quelli che perseguono il
fine di buttare all'aria il tavolo della stabilità. E così con la spaccatura
conclamata si intravede dentro il Pdl o Forza Italia la possibilità della
scissione. Che passa attraverso la fiducia in aula e un governo di
responsabilità che faccia due cose, la legge finanziaria e la legge elettorale.
Prima di ridare la parola agli elettori.
Una considerazione finale. Da
questa situazione si può desumere che il quadro politico è in evoluzione, gli
scenari non sono prevedibili ma lo scacchiere è in cambiamento. Chissà forse i
transfughi del Pdl, quelli definiti colombe, si sposteranno verso il centro,
dando vita a una nuova formazione politica moderata e responsabile.
Siamo
convinti che di tutto l'Ialia ha bisogno tranne di una crisi di governo. Altri
sono i problemi dei cittadini, altri sono i problemi della gente.
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