martedì 1 ottobre 2013

Il coraggio delle "colombe"

Editoriale Radio Onda Libera del 30 settembre 2013

Un fine settimana incredibile. Ci eravamo lasciati venerdì con la minaccia di dimissioni di massa dei parlamentari del Pdl sul tema della giustizia in vista del voto del 4 della giunta del Senato sulla decadenza di Berlusconi da parlamentare dopo la condanna definitiva per frode fiscale. La situazione ha avuto un'accelerata sabato con l'ordine di Berlusconi ai suoi ministri di lasciare il governo. Una decisione che si è tradotta in una vera e propria crisi. Con tutte le conseguenze che vedremo in questi giorni.
Ma cosa succederà? Allora il presidente del consiglio Letta d'intesa con il Capo dello Stato hanno deciso la strada da seguire, vale a dire portare la crisi in Parlamento e verificare se c'è o meno la fiducia. Ciò avverrà mercoledì.
Ma al di là dell'iter, va sottolineato un aspetto importante e che sta accadendo dentro il centrodestra. O meglio dentro il Pdl o Forza Italia che dir si voglia. E' la prima volta che un gruppo di dirigenti del partito di Berlusconi mette in discussione il proprio leader, è la prima volta che esponenti di primo piano criticano le scelte calate dall'alto.
L'ordine di far dimettere i ministri e quindi staccare la spina al governo non è andata giù ad Alfano, a Quagliarello, a Lorenzin, a Lupi, a Cicchitto. Che non ci hanno pensato due volte a criticare la linea dei falchi, di quelli che perseguono il fine di buttare all'aria il tavolo della stabilità. E così con la spaccatura conclamata si intravede dentro il Pdl o Forza Italia la possibilità della scissione. Che passa attraverso la fiducia in aula e un governo di responsabilità che faccia due cose, la legge finanziaria e la legge elettorale. Prima di ridare la parola agli elettori.
Una considerazione finale. Da questa situazione si può desumere che il quadro politico è in evoluzione, gli scenari non sono prevedibili ma lo scacchiere è in cambiamento. Chissà forse i transfughi del Pdl, quelli definiti colombe, si sposteranno verso il centro, dando vita a una nuova formazione politica moderata e responsabile.

Siamo convinti che di tutto l'Ialia ha bisogno tranne di una crisi di governo. Altri sono i problemi dei cittadini, altri sono i problemi della gente.

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